Villa Benedetta a Porta San Pancrazio (Gianicolo – Roma, Arch. Plautilla Bricci)
Anno di costruzione 1663
(..)«la casa deve essere costruita seguendo il progetto, con tre piani, fatto dalla Signora Plautilla Bricci Arch[it]ettrice, sia sulla fronte, sui lati e nella parte posteriore così come è nei disegni fatti da Plautilla, che sono stati dati a me [Benedetti] per accompagnare questo documento»
Capitolato del 1663 tra il Benedetti, l’architetto Plautilla Bricci e il capo mastro Marco Antonio Bergiola.
Progettista
Arch. Plautilla Bricci (Roma, 13 agosto 1616 – post 1690), come evidenziato nel Capitolato e asserito dalla critica moderna, piuttosto che il fratello Abate (probabilmente coprogettista), come descrisse il committente (di seguito).
(…) “L’Architettura è affatto diversa dall’altre, interamente propria per la campagna, che ricerca vaghezza, e varietà di ville. La condusse da fondamenti il signor Basilio Bricci Architetto, Pittore disquisita intelligenza,assistito dal ben fondato, e regolare giudizio della Sorella Signora Plautilla celebre Pittrice, che è anco concorsa col suo pennello ad illustrare Casa, come a suo luogo si dirà. “ (….)
Villa Benedetta, descritta da Matteo Mayer ( Elpidio Benedetti Abate, anno 1677).
Committente
Elpidio Benedetti, Abate, agente in Roma, del cardinale e primo ministro del Re di Francia Giulio Raimondo Mazzarino (dal 1645 fino alla morte del Cardinale-1661), poi del Re di Francia.
Luogo
La villa si trovava vicino alla Porta San Pancrazio; la Porta fu fatta costruire lungo le mura Ginicolensi, nel 1642, da Papa Urbano VIII Barberini, e fu danneggiata durante i combattimenti in difesa della Repubblica Romana del 1849. Alla Porta ci si arriva, attraverso la via Aurelia Antica (il nome, San Pancrazio, deriva dalla vicina Basiica, con Catacombe, di San Pancrazio). Fu fatta di nuovo ricostruire da Pio IX Virginio Vespignani nel 1854-57.
Ambiente culturale
L’abate Elpidio Benedetti curava gli interessi della Francia a Roma, specialmente quelli riguardanti l’arte. Il Prix de Rome, stituito nel 1663 sotto il Re Sole, Luigi XIV, è una borsa per gli studenti più meritevoli nel campo delle arti. Ai vincitori era data la possibilità di studiare all’Accademia di Francia a Roma, fondata da Jean-Baptiste Colbert nel 1666. Fra i vincitori del premio, nel corso dei secoli, ci sono stati: Fragonard, David, Ingres, Berlioz, Gounod, Bizet, Massenet, Debussy, Ravel.
L’arch. Plautilla Bricci conobbe il suo committente attraverso la sorella di Elpidio, Maria Eufrasia Benedetti della Croce religiosa carmelitana nel convento di San Giuseppe a Capo le Case ed essa stessa pittrice. Benedetti, tramite il cardinale Francesco Barberini, fu inviato in Francia nel 1635, dove divenne segretario del Mazzarino; in seguito fu incaricato di organizzare il viaggio di Bernini in Francia e di sorvegliare l’operato degli artisti francesi a Roma (incaricati della progettazione del Louvre).
Le realizzazioni della Bricci (Villa Benedetta, Cappella di San Luigi, palazzetto collocato di fronte a San Giovanni in Ayno) evidenziavano elementi di cultura berniniana, oltre un’ottima conoscenza architettonica e pratica del cantiere.
Plautilla fu autrice delle decorazioni pittoriche all’interno della villa, dove lavorò accanto a Pietro da Cortona. La decorazione interna della villa comprendeva anche il Mezzogiorno di Francesco Allegrini e la Notte di Giovan Francesco Grimaldi.
La distruzione della Villa nel 1849
Roma venne assaltata dai francesi all’alba del 3 giugno del 1849, i quali rinnegarono un trattato con la Repubblica Romana. Il loro primo obiettivo era la conquista del Gianicolo, che fu conquistato solo dopo un assedio di un mese, circa, durante il quale morirono 3000 italiani e 2000 francesi e furono distrutte le Ville del Gianicolo, tra cui Villa Benedetta. La villa fu denominata “del Vascello” per la sua forma assomigliante a un veliero, immersa in un gioco di onde, intagliate nella pietra che ricordano le increspature che il Bernini creò sui fianchi e sotto le finestre di Palazzo Montecitorio.
Museo della Repubblica Romana
Il Museo dedicato alla Repubblica Romana del 1849, è stato istituito in occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, centro privilegiato di lettura dell’area storico-monumentale del Gianicolo; il Museo è raccordato con gli altri luoghi dedicati alla storia del periodo risorgimentale di Roma (Museo Napoleonico, Museo di Roma di Palazzo Braschi, Museo Centrale del Risorgimento, Museo di Roma in Trastevere).