Sarà inaugurata entro l’estate del 2019 un’opera di Daniel Buren, che ridisegnerà la facciata laterale, mai terminata, di Palazzo De Angelis, in via delle Muratte.
Raffaella Frascaretti Sciarrella, presidente della Nomas Foundation (direzione scientifica del progetto):
“Siamo nel cuore della Roma Barocca, la città immaginata da artisti, filosofi, architetti e poeti come un’opera d’arte totale. Un luogo che continua a nutrire un’idea di estetica collettiva. Buren sin dagli esordi della sua carriera, ha proposto site specific come un intervento di solidarietà estetica collettiva e quindi si sposava molto bene con questa idea della città. Credo che la sua opera si inserisca molto bene in quell’idea di antropologia positiva di trasformare uno spazio pubblico in un bene comune”.
Entro l’estate del 2019, una monumentale opera di arte contemporanea, di 370 mq., in situ di Daniel Buren, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1986, ridisegnerà la facciata laterale di Palazzo De Angelis, un edificio in pieno centro storico, di fronte alla Galleria Sciarra, con la direzione scientifica della Nomas Foundation.
Il progetto di rinnovamento dell’edificio è stato ideato dall’imprenditore Salvatore Leggiero, finanziata dalla Leggiero Real Estate (si occupa di investimenti immobiliari nei centri storici italiani), dal 2016 proprietaria del palazzo, con il placet della Soprintendenza unificata, guidata da Francesco Prosperetti: “Questa idea, questo progetto nasce in maniera un po’ insolita da una cosa invece molto comune: da un no della Soprintendenza a un progetto che paradossalmente era un progetto molto in linea con quelli a cui di solito la soprintendenza dice si. Era un progetto in stile che prevedeva di intonacare la facciata, metterci delle finestre e renderla omogenea al contesto. La scelta coraggiosa che ritengo di aver fatto quando mi hanno presentato questo progetto è stata quella di dire un deciso no a questa soluzione perché non mi sembrava rispettosa della storia di quel palazzo, di questo pezzo di città. Però la soluzione finale non l’ho trovata io, l’hanno trovata tutte le persone che hanno partecipato al progetto e soprattutto l’ha trovata Daniel Buren”.
L’opera di Daniel Buren consisterà in una gigantesca griglia a riquadri colorati di vetro, con effetti diversificati durante tutta la giornata: semicerchi in blu, giallo, rosso, verde e viola, con i colori in sequenza di ordine alfabetico, e losanghe in bianco e nero. Sarà agganciata alla parete cieca, ma staccata da essa di circa un metro per permettere pulizie, manutenzione ecc., e illuminata di notte. L’opera arriva, nella città, dopo le bandiere al vento di due anni fa, di Daniel Buren, sul palatino della «La scacchiera arcobaleno ondeggiante».
L’architettura del ferro
Il Palazzo De Angelis, in via delle Muratte, fa parte degli edifici identificati, stilisticamente, come l’architettura del ferro. L’applicazione de ferro nelle costruzioni, pur essendo una grande novità, non portarono alla formazione di uno stile completamente autonomo dai vari revival ottocenteschi, neoclassici, neogotici o neorinascimentali, ma costruzioni miste, con una struttura portante interna in ferro e ghisa ed esterna in muratura o realizzazione di coperture. Esempio,delle architetture in ferro più famosa, è la Torre Eiffel a Parigi, dove gli archi che si aprono dalla base fino al primo livello della torre, posto a circa 50 metri d’altezza, non sono portanti, ma sono appesi alla struttura, avendo soltanto funzione stilistica.
Roma
Nei primi anni dell’Unità d’Italia, tra le applicazioni del ferro in architettura, a Roma si inseriscono le costruzioni:
- l’ Ospedale Militare del Celio con l’opera di Salvatore Bianchi, architetto della prima stazione Termini (1867-74);
- l’ex Ufficio Geologico in Largo di Santa Susanna (1879) ingegnere Raffaele Canevari;
- durante gli anni ‘80 fu l’architetto del principe Maffeo Barberini-Colonna di Sciarra, per il quale realizzò, oltre alla Galleria Sciarra (1885- 1888), l’immobile tra via delle Muratte e via Minghetti, l’architetto Giulio De Angelis;
- il teatro Quirino (1881), architetto Giulio De Angelis;
- Ex Acquario Romano di Ettore Bernich, messo in opera tra il 1885 e il 1887;
- Ponte Palatino (1886) di Angelo Vescovali;
- Palazzo Bocconi (ex La Rinascente) di Giulio de Angelis e Sante Bucciarelli, Largo Chigi, 1886-1887;
- il mattatoio di Gioacchino Ersoch (1888 -1891);
- magazzini Piatti, via Nazionale (1903) di Francesco Serafini Amici.
Il palazzo di via delle Muratte (1895), ex proprietà del principe Maffeo Barberini Colonna di Sciarra, progettato dall’architetto Giulio De Angelis (Roma, 1845 – Anzio 1906), diventerà un hotel a cinque stelle e si chiamerà Iberostar Fontana di Trevi.
La denominazione di via delle Muratte ha origine dal toponimo di “Amoratto”, un soprannome di fine trecento. In via delle Muratte, recentemente, si è svolto un evento degli artisti romani None Collective, nell’ambito di Solid Light, di Videocittà.
Daniel Buren, l’autore dell’opera artistica, formatosi all’Ecole des Métiers d’Art, ha basato la sua produzione giovanile su una stoffa da tende a righe di 8,7 cm., alternativamente bianche e colorate. Successivamente negli anni ’80 ha abbandonato la pittura in favore delle installazioni architettoniche permanenti su spazi pubblici: nel 1986 ha partecipato alla Biennale di Venezia, aggiudicandosi il Leone d’Oro per il miglior padiglione; a Colle Val d’Elsa, ha realizzato la ripavimentazione della centrale Piazza Arnolfo di Cambio; nel 1999 ha partecipato al progetto Luci d’artista a Torino; nel 2011 ha realizzato nel parco di Villa la Magia, a Quarrata, “Muri fontane a tre colori per un esagono”; ha realizzato nel 2016 la Piazza Verdi alla Spezia.
Daniel Buren, in riferimento all’opera di via delle Muratte: “Di giorno sarà il sole a mostrare i colori, la notte sarà la luce che passa fra il pannello e la griglia. E’ un muro molto grande che non si vede da lontano quindi quando si vede da vicino è un po’ come una sorpresa. L’uso dei colori primari è adatto a enfatizzare questa visione che si apre agli occhi delle persone solo quando si avvicinano al palazzo”.
Link e foto:
- http://www.archidiap.com/opera/acquario-romano/
- https://www.gangemieditore.com/dettaglio/giulio-de-angelis-architetto/675/2
- https://it.wikipedia.org/wiki/Daniel_Buren
- https://danielburen.com/
- http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2018/11/130124.html
- http://www.specchioromano.it/fondamentali/Lespigolature/2007/APRILE/
- https://www.ilmessaggero.it/roma/cultura/solid_light_museo_arte_digitale
- http://www.artslife.com/2018/11/10/presentata-la-monumentale-opera-di-daniel-buren
- https://memoriestoriche.it/collezione/R/roma-architettura-palazzo-di-via-minghetti
- https://www.zetema.it/flussi_turismo/il-liberty-a-roma/spetto-800
- http://iviaggidiraffaella.blogspot.com/2017/05/il-liberty-roma-il-villino-ximenes.html
- http://www.treccani.it/enciclopedia/giulio-de-angelis_(Dizionario-Biografico)/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_del_ferro
- http://www.archidiap.com/opera/palazzo-bocconi-ex-la-rinascente/
- http://www.specchioromano.it/fondamentali/Lespigolature/2006/
- http://old.casadellarchitettura.it/stampa/storia.html
- http://www.archidiap.com/opera/mattatoio-e-campo-boario/
- https://iris.uniroma1.it/handle/11573/1084691#.W-tOw5NKjIU
- http://www.arteliberty.it/roma.html
- http://www.relaisvilladeangelis.it/relais-umbria-storia.php