Nasce a Siena, a Palazzo Chigi Zondadari, un nuova cattedrale dell’arte. Un edificio, sempre chiuso, sede di uffici e residenze, renderà aperta la sua collezione d’arte. Il promotore del progetto è Flavio Miscitelli, a Roma capo del progetto del Pastificio Cerere.
Desirée Maida intervista Flavio Miscitelli per artribune.
In che modo l’esperienza del Pastificio Cerere sarà convogliata nella nuova Fondazione Chigi Zondadari?
“Si tratta di due entità giuridiche diverse, la prima è una Fondazione d’arte contemporanea, la seconda di una casa museo d’arte antica. Ciò non toglie che si creeranno sinergie, a partire intanto dalle capacità organizzative e nel trovare risorse attraverso bandi pubblici, che è il punto di forza del Pastificio. Il trait d’union c’è, così come la volontà di fare dialogare le collezioni del palazzo con gli artisti contemporanei, traendo sicuramente ispirazioni e nomi proprio dal Pastificio. E poi, c’è sempre stato uno scambio tra Roma e Siena, e non solo di papi: entrambe le città hanno come simbolo una Lupa che allatta due bambini (Romolo e Remo; Senio e Ascanio). Quindi si continua con la tradizione”.
La Fondazione capitolina, fu fondata nel 2005, presso l Pastificio Cerere, ex fabrica di pasta nel quartiere San Lorenzo. Un pub sempre in prima linea per raccontare le novità dell’arte contemporanea.
La prima novità che riguarda il nuovo corso del palazzo è la nascita della Fondazione Chigi Zondadari, “con la volontà di rendere il palazzo fruibile al pubblico, iniziando a pensare a un percorso che in futuro vedrà la collezione Chigi Zondadari entrare in dialogo con le arti contemporanee, non trattandosi di un museo a tutti gli effetti ed essendo stato chiuso al pubblico fino ad ora, il palazzo avrà bisogno di una serie di interventi mirati alla sua fruibilità.” “Finora il palazzo si è conservato perfettamente, con i suoi pavimenti dipinti e le pareti in cuoio di Cordova, proprio perché è stato chiuso e non ha subito sbalzi termici. Dobbiamo capire come intervenire per preservare pavimento e pareti in vista della futura fruizione pubblica del palazzo”.
Palazzo Chigi Zondadari si trova a Siena, in piazza del Campo. Si tratta di un palazzo di origine trecentesca, rifatto nel 1724 su progetto di Antonio Valeri. Le sale interne vennero affrescate da vari artisti, tra cui Marco Benefial, Placido Costanzi e Giuseppe Colignon, mentre alcune pitture su tela sono opera di Giambattista Marchetti, pittori romani chiamati appositamente da Giuseppe Flavio Chigi Zondadari.
Il cognome Zondadari è tipicamente senese e anticamente era “Zendadari”, cioè venditori di “zendadi”, ovvero i tessuti di seta.
All’interno è conservato un busto di Alessandro VII Chigi, opera di Gianlorenzo Bernini.
L’idea principale farlo diventare una Fondazione in modo di trasformare la collezione permanente un unico di eventi culturali in cui le opere artistiche dialoghino con le opere antiche.
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