L’isola di San Servolo (Venezia), grazie alla Società San Servolo – Servizi Metropolitani di Venezia, in occasione della Biennale Architettura 2018, è diventata un nuovo polo del design: un laboratorio permanente di idee e di innovazione. Il tutto sarà all’insegna del Made in Italy (con l’esposizione di prodotti di design innovativi – arredamento, illuminazione e oggettistica), attraverso la start up-progetto VID – Venice Innovation Design.
Tra le ditte partecipanti al progetto si menzionano: Lago (responsabile del restyling della caffetteria in un gioco delicato di bianchi e beige); la vetreria Vistosi, (ha realizzato la cascata di bollicine di vetro soffiato sospesa sulla reception); Oikos (ha illustrato, in una mostra allestita all’interno dell’edificio principale, le texture tipiche dell’architettura veneziana, dalla pietra d’Istria al pastellone e al terrazzo).
VID è una vera e propria piattaforma multifunzionale, che nasce dall’esperienza positiva, di questi ultimi anni, con l’Università Ca’ Foscari.
Il progetto di riqualificazione, dei cinque ettari dell’isola, è dell’architetto veneziano Diego Giallombardo, il quale si è ispirato, nel rispetto del genius loci, alla natura marinara della città (palette di colori simili alla laguna e forme che riprendono le curve delle navi).
Un’altra fonte di attrazione, nell’isola a pochi minuti di vaporetto da Piazza San Marco, sarà il turismo, con stanze riservate ai turisti (sono 350 i posti letto a disposizione). A San Servolo si può assistere al ricco programma di rassegne musicali e cinematografiche, mostre, festival e appuntamenti glamour (oltre 170 gli eventi, che l’Isola di San Servolo promuove ogni anno per sostenere il dialogo internazionale e il confronto tra culture diverse). Nell’isola è presente l’arte contemporanea con: una scultura di Arnaldo Pomodoro (il Disco in forma di rosa del deserto, realizzata nel 1993); i panda del cinese Han Meilin; la videoinstallazione di Fabrizio Plessi e altre opere d’arte di Pietro Consagra, Sandro Chia, Oliviero Rainaldi.
VID si sviluppa intorno ad un meraviglioso giardino che ospita, oltre agli alloggi e agli spazi dedicati agli studenti: sale meeting, un ristorante, una caffetteria, il Museo della Follia e spazi pubblici aperti a tutti con campi da tennis, basket e una zona barbecue.
San Servolo, una delle isole più prossime al centro storico della città, sorge di fronte ai Giardini di Venezia, alla confluenza tra il canale Lazzaretto e il canale di San Nicolò. L’atmosfera sull’isola è davvero magica: da una parte si viene avvolti in una pace che sembra fermare il tempo, dall’altra si respira il dinamismo del design italiano. I ragazzi che vanno a studiare sull’isola la vivono come un campus universitario, l’isola è la sede: della Venice International University; del Collegio Internazionale di Merito dell’Università Ca’ Foscari – con i suoi 50 migliori studenti ospiti fissi -; di una sezione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia; della Fondazione Franca e Franco Basaglia; e della prestigiosa Neuroscience School of Advanced Studies.
Si hanno notizie di San Servolo dall’819, quando già il suo monastero era in piena attività; nel 1109 vi fu l’arrivo, nell’isola, delle monache benedettine che vi restarono fino al XVII secolo; nel 1615 le monache furono trasferite in città a Venezia e i locali furono utilizzati come deposito di grano e, nel 1630, come ricovero per gli appestati; dal 1715 l’isola fu adibita ad ospedale militare e nel 1725 fu ricoverato il primo malato di mente; “nel 1978 venne approvata la legge 180/1978, meglio nota come legge del medico veneziano Franco Basaglia, che prevedeva la chiusura degli ospedali psichiatrici e il 13 agosto 1978 l’ospedale effettivamente venne chiuso (…); dagli anni novanta del XX secolo, la Provincia di Venezia, oggi Città metropolitana di Venezia, proprietaria dell’isola, ha avviato il recupero edilizio nell’isola avviando un centro di promozione multiculturale”.
Secondo uno studio di Airbnb, Venezia è la capitale mondiale del turismo di massa: si parla di “sovraffollamento turistico”, con una media di 73 visitatori per ogni abitante. Come si inserisce in questa invasione un’isola baluardo prima di monaci, poi di matti e oggi di designer? Per Koestler la vera creatività “comincia spesso dove termina il linguaggio”, San Servolo si rivolge alla creatività per trovare la soluzione che unisce collettività e profitto. Ciò che è emerge è una Venezia in grado di valorizzare le proprie opere d’arte presentando una nuova idea di turismo che non esclude nessuno.
Link e Foto:
- http://www.artribune.com/progettazione/design/2018/07/isola-san-servolo-venezia/
- https://magazine.designbest.com/it/design-culture/luoghi/san-servolo-la-nuova-isola-della-cultura-e-del-design/
- https://it.wikipedia.org/wiki/San_Servolo
- https://www.darlin.it/cultura-pop/isola-san-servolo-venezia-design/
- http://www.adi-design.org/allegati/f0ec2b926b8d1561b1f3e1a7fb2930b1/VID_SanServolo.compressed.pdf
- https://it.wikipedia.org/wiki/San_Servolo
- http://www.cultart.it/vid-san-servolo-venezia/
- https://www.studiogiallombardo.com/