C’era una volta il trasporto del ferro a Roma, dopo molti anni si spera che tornino le strutture di scambio e le stazioni, per agevolare gli scambi tra i diversi mezzi di trasporto. E organizzare così un sistema misto tram-treno-metro-teleferica. Un insieme che potrebbe riuscire ad agevolare il trasporto romano. Anche se, per esempio, a piazza Flavio Biondo, dove è previsto il restyling del piazzale, non sono pronti i parcheggi di scambio, e quando saranno terminati sono previsti a circa 500 metri dalla Piazza.
Ci troviamo in un periodo di blocco della città ( e della nazione), ma sarebbe bello pensare che ….. dopo un po’ di tempo ci sarà una città con un migliore sistema di trasporto.
Anche se il problema del trasporto a Roma, oltre a questo che è molto importante, sembrerebbe essere più il GRA con le consolari. Un trasporto, magari questo con la teleferica, sarebbe opportuno lungo il GRA, con tutti i trasporti passanti lungo le consolari.
1. Restyling della piazza Flavio Biondo, con stazione scambio treno-tram.
E’ arrivata alla conferenza dei servizi, coi vari dipartimenti interessati, l’approvazione del progetto di Piazza Flavio Biondi. La sede della stazione Trastevere e di alcuni tram.
Il primo rendering del progetto parla chiaro: niente più automobili. Il progetto di parcheggi a Piazzale della Radio è molto avanzato; ma sarebbero metri 500 di cammino.
A meno che si colleghi in qualche modo piazzale della Radio alla stazione Trastevere: fattibile o meno, si capirà nei prossimi mesi.
2. Fermata della metro C, Amba Aradam.
Si potrà accedere anche soltanto per visitare i resti, portati alla luce nove metri di profondità. In attesa dell’apertura della tratta fino a Fori Imperiali prevista per la metà del 2024.
Una passerella sulla storia, una passeggiata sospesa sui mosaici di epoca adrianea che impreziosiscono la caserma e la domus del comandante, entrambi risalenti al II secolo d.C. e venute alla luce grazie agli scavi della metro C. Led e ampie vetrate per spaziare tra l’antico e il moderno: la fermata Amba Aradam/ Ipponio della linea verde prende forma e Roma si prepara ad accogliere un’altra archeostazione. Ma con un concept, costruito dall’architetto Desideri, diverso da quello di San Giovanni, perché stavolta binari e reperti saranno ben separati.
3 . La ferrotramvia Roma-Giardinetti.
La ferrovia Roma-Giardinetti è una linea ferroviaria di proprietà regionale a scartamento ridotto, che presta servizio urbano all’interno del comune di Roma. L’esercizio è di tipo metrotranviario.
La linea è affidata ad ATAC che vi opera in qualità sia di gestore dell’infrastruttura sia di impresa ferroviaria. Residuo della vecchia ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone, è in servizio solamente il tronco che collega il capolinea Roma Laziali, situato in via Giolitti nei pressi della stazione Termini, alla stazione di Centocelle.
Il progetto che Roma Capitale ha presentato per l’accesso ai fondi, che il ministero mette a disposizione, prevede la trasformazione del trenino in tram, con prolungamento da un lato fino a Termini, dal capolinea attuale delle Laziali, e dall’altro fino a Tor Vergata.
“Benissimo ogni metro di binari nuovi realizzati a Roma – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – riponiamo tutte le nostre speranze perché questo progetto venga davvero realizzato per sostituire il trenino con un tram moderno che arrivi da un lato a Termini e dall’altro a Tor Vergata; ma non possiamo che essere preoccupati perché non abbiamo ascoltato alcun cronoprogramma operativo (…)
4. Nuova funivia Casalotti-Battistini, a Roma
Nelle ultime ore è arrivato la tanto attesa approvazione di Anas, alla costruzione della funivia Casalotti-Battistini a Roma, la proposta della Giunta presieduta da Virginia Raggi, da 110 milioni di euro, per 4 chilometri di cavi che connetterà con il capolinea della metro A a Boccea i quartieri di Casalotti, Torrevecchia, Montespaccato e Collina delle Muse.
“Anas è stata sempre interpellata in qualità di ente gestore del Gra e nel corso degli incontri, svolti in maniera costruttiva e sinergica, Anas ha richiesto la copertura del tratto del Gra interessato dal passaggio delle cabine e la corretta distanza dei pali dalla sede del raccordo anulare, secondo le norme previste dal Codice della strada”. Le proposte sono state recepite ed elaborate dal gruppo degli enti, al lavoro per il Piano della Mobilità sostenibile Pums “che ha inserito nel progetto una apposita protezione per consentire l’attraversamento”.