Esiste anche una Roma neoclassica, frutto del più famoso interprete di questa epoca: Valadier.
Di Valadier ricordiamo soprattutto la sistemazione urbanistica di Piazza del Popolo, per la quale Valadier aveva redatto e pubblicato un progetto fin dal 1794; il progetto definitivo, elaborato durante gli anni napoleonici, fu approvato nel 1816 e realizzato entro il 1822. Suo è poi il singolare Coffee House (noto come Casina Valadier) (1807) al Pincio.
Non meno rilevante è il suo contributo alla definizione scientifica del moderno restauro, sperimentato nell’Arco di Tito (1819), col suo isolamento e la reintegrazione sintetica delle parti mancanti, nonché nell’intelligente soluzione di consolidamento di un’estremità tronca dell’anello esterno del Colosseo. Valadier si interessò anche del restauro del Ponte Milvio, al quale aggiunse la ben nota torretta (1805). A Roma si ricordano la facciata delle chiese di San Rocco all’Augusteo (1832) e la chiesa di San Pantaleo.
Raffinate opere di architettura sono la neoclassica Villa Torlonia (1800) e i palazzi, di più ‘urbano’ stampo cinquecentistico, Lezzani in piazza Barberini (1825), Lucernari al Corso (1821). Valadier si interessò inoltre della riforma dei primari teatri pubblici (di proprietà privata) romani: intraprese il rifacimento interno del Teatro Valle (1819), per il quale elaborò il progetto di una facciata (1820-1822), aggiunta pure al principale teatro d’opera, il grande Teatro sociale (1830-1831).
Sul finire del 18° secolo, l’abitato di Fiumicino era costituito da poche capanne intorno alla vecchia torre Nicolina o di Pio V, che si ergeva sulla sponda sinistra del canale navigabile.
Fu quindi deciso di realizzare una serie di case per civile abitazione, e poiché si intese spostare l’abitato sulla sponda destra del canale, si decise di porre al centro delle abitazioni una nuova chiesa. Il progetto del nuovo borgo fu immaginato dal Valadier, Architetto delle Fabbriche Camerali, il suo disegno autografo si conserva presso l’Accademia di S. Luca in Roma.
La chiesa di Santa Maria Porto della Salute fu edificata su disegno del Cav. Giuseppe Valadier nell’anno 1823, sotto il pontificato di Pio VII, dove ebbe inizio il nuovo paese tra le torri Alessandrina e Clementina.
La chiesa dei Santi Isidoro e Eurosia è un luogo di culto cattolico di Roma, nel quartiere Garbatella, in via delle Sette Chiese. Caduta in rovina nel corso dell’Ottocento fu acquistata e restaurata dal sacerdote oratoriano Generoso Calenzio. Conosciuta popolarmente come la chiesoletta, al Valadier è attribuito il pronao d’ingresso.
Alla sua morte, nel 1882, Canova lasciò la sua casa studio all’amico e scultore Antonio D’Este e al figlio Alessandro,oggi è diventato la casa atelier dell’artista Luigi Ontani.
La seconda metà del secolo vide attivo il marchigiano Carlo Marchionni (1702-1786), che fu chiamato a realizzare la villa del cardinale Albani.
Giovanni Battista Visconti, diventò Commissario dei Musei e Soprintendente alle Antichità, succeduto a Winckelmann dopo il 1768. Visconti promosse una serie di significative trasformazioni presso i Musei Vaticani, che ebbe inizio con l’alterazione del cortile ottagonale da parte di Alessandro Dori, poi sostituito da Michelangelo Simonetti. Dopo il 1775, sotto il pontificato di papa Pio VI, i lavori ripresero con maggior vigore. Su progetto dello stesso Simonetti e Pietro Camporese, furono aggiunte imponenti sale museali, come quella delle Muse, la sala a croce greca e la scalinata d’accesso. Tra il 1817 e il 1822, Raffaele Stern realizzò il cosiddetto Braccio Nuovo.
Nel 1779 Canova – originario di Possagno, nella zona di Treviso – si trasferì a Roma e dopo essere stato ospitato a Palazzo Venezia dall’Ambasciatore della Serenissima, nel 1803 scelse un piccolo edificio a Campo Marzio.
Dove vedere opere di Canova in giro per Roma:
Le opere di Canova presenti in città si possono trovare oggi raccolte in alcuni luoghi: alla Galleria Borghese dove possono essere ammirate in tutto il loro splendore tra le altre “Amore e Psiche” e “Paolina Borghese come venere vincitrice”, alla Galleria Nazionale d’Arte moderna dove si trova il gruppo scultoreo “Ercole e Lica”, alla Basilica di San Pietro, alla Basilica dei Santi Apostoli dove si trova il sepolcro a Papa Clemente XIV, ma anche al museo Napoleonico dove è conservato un busto dedicato a Paolina Bonaparte.
Link e foto
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- exhibits.stanford.edu
- www.chiesoletta.it