In autunno sarà nominato il vincitore, del concorso internazionale di architettura, indetto nel 2017, del progetto del “Campus del futuro” che raddoppierà le attività, i servizi offerti e gli spazi dedicati alla didattica, alla ricerca e alla assistenza medica, del Campus Bio-Medico.
Il “Campus del futuro”, progetto di ampliamento del Campus Bio-Medico di Trigoria (Roma) inaugurato nel 2008, comprenderà: un simulation center; spazi dedicati alla didattica innovativa; nuove facoltà dipartimentali; servizi centrali (smart working); una residenza sanitaria assistita con attività di hospice; alloggi per gli studenti; strutture sportive ; ampi spazi di studio, per la socialità e la aggregazione.
Il vincitore sarà scelto tra sette studi di progettazione, invitati al concorso bandito dall‘Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM), coordinato da Luca Molinari, critico e storico dell’architettura e docente all’Università degli Studi della Campania.
Il Campus inaugurato nel 1993, ha deciso di pensare al futuro, (ai prossimi 25 anni), con un progetto economicamente e urbanisticamente rilevante per Roma: 200 milioni di euro di investimenti nel tempo; 90 ettari (oggi sono 24); 186.000 metri quadrati di spazi e servizi (oggi sono 77.500); 20.000 ricoveri annui (oggi sono 13.500); 5.000 studenti (oggi sono 2.000); 400 posti letto (sono 300); 1.000.000 di visite ambulatoriali (oggi 780.000); un grande centro per la Salute dell’Anziano con la Fondazione Alberto Sordi.
Il Corriere della Sera intervista Domenico Mastrolitto, direttore generale di Campus Bio-Medico Spa: «Il nostro sforzo è immaginare il futuro nel contesto del sistema-Paese. Circa 20.000 metri quadrati sono già disponibili per la costruzione immediata, grazie a una vecchia convenzione. Il resto richiederà un accordo di programma, quindi una convenzione urbanistica e una conferenza dei servizi per trasformare l’edificabilità da residenziale a servizi universitari».
Questi i membri della giuria internazionale: Paolo Arullani, presidente Rome Biomedical Campus University Foundation; Felice Barela, presidente Università Campus Bio-Medico di Roma; Marta Bertolaso, professore di Logica e Filosofia della Scienza, Istituto FAST – UCBM; Raffaele Calabrò, rettore Università Campus Bio-Medico di Roma; Davide Lottieri, presidente Campus Bio-Medico Spa; Domenico Mastrolitto, direttore generale Campus Bio-medico Spa; Jo Coenen, professore di Architecture and transformation, Maastricht University; David Perlmutter, rettore Washington University in St. Louis School of Medicine; Paolo Scaroni, membro del Board of overseers, Columbia Business School; Nitish Thakor, direttore SINAPSE Institute, National University of Singapore; Martha Thorne, direttore Prizker Architecture Prize, rettore IE School of Architecture; Christine Watson, deputy head School of the Biological Sciences, University of Cambridge.
I progettisti partecipanti hanno basato le loro proposte progettuali su temi e modalità diversificati:
- Atelier(s) Alfonso Femia [atelierfemia.com], ripropone la varietà dei centri storici, attraverso quattro spazi che collegherebbero Trigoria con il Parco di Decima.
“L’industrializzazione può e deve essere uno strumento per liberare la creatività dell’architetto in un quadro in cui i nuovi mestieri dell’edilizia tengono assime l’artigiano e l’industria in una possibile nuova via italiana delle costruzioni”. Alfonso Femia a Rebuild.
- Diller Scofidio + Renfro [dsrny.com] e Alvisi Kirimoto Partners [alvisikirimoto.it] hanno previsto piazze e attrezzature sospese da terra, unite da un grande parco.
Lo studio è coinvolto in molti progetti di rigenerazione urbana e in collaborazione con RPBW e Massimo Alvisi è tutor del progetto di riabilitazione della periferia italiana, per il Ministero dell’Ambiente (gruppo di lavoro del senatore Renzo Piano).
- El Equipo Mazzanti (Colombia) [elequipomazzanti.com] ha previsto moduli espandibili, organizzati secondo il disegno dell’urbanistica Romana.
Giulia Ossola intervista Giancarlo Mazzanti per Living:
Come affronti un progetto?
Credo nel lavoro multidisciplinare. Coinvolgo ingegneri, artisti, biologi, filosofi: professionisti che possono fornire diversi punti di vista. Per me il lavoro è un processo orizzontale, in cui ognuno ha la stessa possibilità di partecipare, condividere e imparare.
- Labics [labics.it] + TOPOTEK 1 [topotek1.de] (Germania), il fulcro del progetto sarebbero due piazze.
Elisa Viglianese per livingroome.it intervista Labics: “(…) l’architettura si fa solo attraverso la conoscenza di altre architetture, i modelli di “Structures” potranno essere fonte di ispirazione. Nel loro insieme i modelli infatti costituiscono un paesaggio in cui l’architettura non è descritta o prefigurata in modo allusivo o analogico come avviene nel disegno, ma è simulata in modo immanente: i modelli sono essi stessi architettura”.
- Mario Cucinella Architects (Italia) [mcarchitects.it], il suo progetto è basato su due assi che ordineranno l’alternarsi tra i moduli e la natura.
Dialogo con Mario Cucinella dal sito futureunicampus.it
- Sauerbruch Hutton [sauerbruchhutton.de] (Germania), ha previsto una griglia che organizzerà lo spazio intorno ad un cortile verde, dove i brize-soleil moduleranno la luce diurna delledificio centrale.
- Xaveer De Geyter Architects [xdga.be], il disegno, del loro progetto, è basato su un edifico sospeso che ordinerà una griglia con una fascia di verde centrale.
Dialogo con Xaveer De Geyter dal sito futureunicampus.it
Il Rettore Raffaele Calabrò, racconta il nuovo ampliamento: «Sarà la nuova facoltà di Scienze dell’uomo e dell’ambiente. Dunque attenzione rinnovata alla persona nel suo insieme, dalla nutrizione alla coltivazione agricola, dall’ambiente all’invecchiamento. Ecco perché parliamo di antropologia etica».
Giorgio Minotti (GM) intervista per la UBCM la Professoressa Cerezo dell’Università di Murcia, di Logica e Filosofia delle Scienze.
GM: (…) qual è il ruolo delle discipline umanistiche in questo nuovo scenario?
MC: (…) le discipline umanistiche sono cruciali, voglio dire che potresti avere uno scienziato che fa ricerca nei suoi laboratori a beneficio di cosa? Di cellule? organi? tessuti? Non è propriamente così perchè la ricerca è infine per gli esseri umani, fatta da essere umani. Un’importante riflessione interessa ciò che l’essere umano serve, ciò di cui ha bisogno, quali sono i suoi valori, i suoi sentimenti, come pensa e come si utilizzano alcuni strumenti metodologici… questo è fondamentale per capire veramente l’impresa scientifica.
Link e foto:
- https://www.professionearchitetto.it/news/notizie/25404/Il-Campus-Bio-Medico-di-Roma-raddoppia
- https://www.archiportale.com/news/2018/07/architettura/il-campus-bio-medico-di-roma-raddoppia
- https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_gennaio_30/roma-investimento-200-milioni-raddoppia
- http://www.farodiroma.it/campus-bio-medico-raddoppia-si-dovra-scegliere-tra-7-progetti-in-concorso-internazionale/
- http://www.atelierfemia.com/it/
- http://living.corriere.it/tendenze/design/giancarlo-mazzanti
- http://www.livingroome.it/category/studio/
- http://www.topotek1.de/
- http://www.futureunicampus.it/eventi/elenco
- http://www.lastampa.it/2018/07/19/scienza/i-progetti-finalisti-per-lampliamento-del-campus-biomedico