Arte come preghiera, come riuso, come contemporaneità e giovinezza, come creatività, come arte diffusa…
Andrea Gandini, 19 anni, artista di strada che scolpisce sui tronchi morti e abbandonati sui marciapiedi di Roma, iniziando dal suo quartiere di Monteverde, realizzando maschere e ritratti con tratti magici e fantastici (la Marvel, per pubblicizzare il film “Guardiani della galassia”, gli ha commissionato alcuni ritratti e in una villa privata, gli hanno commissionato un’opera alta 20 metri).
Così in una intervista di Sara Fabrizi : ”Sinceramente no perché ho iniziato a Monteverde, fuori dal mio garage quindi diciamo che lì non passa molta gente, quanta ne può passare in una vietta poco frequentata quindi non mi aspettavo proprio di avere un rapporto con la gente. Io ero sempre stato chiuso lì dentro a lavorare, poi sono uscito ma il rapporto con la gente era l’ultima cosa che mi aspettavo. (…) Allora intanto perché mi soddisfa realizzare volti. Poi perché sono un appassionato di maschere: a casa ho una piccola collezione di maschere che ho raggruppato prendendole a Porta Portese, maschere africane, tipiche italiane, cinesi, molto interessanti e quindi mi piace personalmente proprio come soggetto. Poi i vari tratti del volto che si vanno a realizzare sul tronco sono più che altro legati alla fisionomia dell’albero stesso. (…) Il mio intento è quello di avere più dati possibili sul territorio di Roma dove io spero un giorno di poter realizzare questo progetto. Una volta avuti questi dati, ovviamente quando avrò una visibilità tale da poter attirare gli altri scultori che abbiano già un riscontro -dato che soldi non posso dargliene – attivare altri scultori alle prime armi o professionisti, anche se credo sia più improbabile, che lavorino sul territorio velocemente ed efficacemente in un lavoro che coinvolga tutti i quartieri senza lasciarne alcuni fuori e alcuni no. Essere anche un po’ più equi”.
Laura Galletti, veneta d’origini, milanese d’adozione, grafica pubblicitaria, ormai in pensione, ha scelto l’arte come vocazione e preghiera, tra francescanesimo e utopia cittadina. Il 12 aprile del 2001, dopo aver lasciato tutto, ormai in pensione, donata la pensione, s’insedia in un cantuccio sul Lungotevere, di fronte al Gazometro e comincia a dipingere. In questo modo ha risposto in un’intervista a Repubblica:” Ci sono uomini che cercano la vita su altri pianeti. Io l’ho cercata oltre la materia”. Una arte del margine, Outsider Art, un’arte degli emarginati , dei visionari: il margine come bordo estremo, unico luogo possibile per la creatività, dove creare un altro mondo possibile, lontano dal mondo reale, opaco e ostile. Un viaggio nella resilienza spirituale, anche se l’opera, il suo murale, un giorno è stato distrutto… occasione per ricominciare in un altro luogo. Così racconta Loredana, (un’abitante del quartiere, che l’aveva conosciuta): ”L’ho incontrata per caso vicino al mercato di via Cardano, aveva con se uno zaino e delle buste. Le ho chiesto se aveva visto lo scempio del suo murale e mi ha spiegato che era giusto così, nonostante le fosse costato due anni di lavoro, perché lei stessa aveva disegnato sopra altri disegni. Si erano presi spazio, semplicemente. (…) Ha detto che forse si è trattato di un segno poiché in fondo voleva andarsene e riprendere la sua strada nel mondo. Se restava era per via di quella casa. (dopo la distruzione anche della sua capanna). Si sentiva ancorata. Il destino, alla fine, aveva scelto per lei”.
Rolando Anselmi e Carla Chiarchiaro (già alla Galleria d’Arte Frutta), apriranno, il 27 settembre, ADA (vicino a Villa Ada, in Via Tor Fiorenza 18-20, nell’attuale Galleria Rolando Anselmi, gemella dello spazio berlinese fondato nel 2011, nel Mitte), nuova galleria d’arte dedicata ai giovani artisti italiani: “La nostra è un’amicizia di vecchia data, condividiamo idee da molto tempo, diciamo che si tratta di affinità elettiva e che il progetto ADA è nato proprio da questo scambio di idee, dalla condivisione di contenuti e di concetti legati al ruolo della galleria nel mondo dell’arte contemporanea attuale e la modalità di lavoro con gli artisti. Non ultimi, e direi fondamentali, il tema del rilancio e del supporto all’arte giovane italiana e l’interesse verso determinati linguaggi artistici. (…) Ci interessa particolarmente poter sviluppare un rapporto che sia effettivamente collaborativo con gli artisti, senza i quali il nostro lavoro non esisterebbe. (…) Siamo giovani ed è importante per noi il tema generazionale, il fatto di poterci interfacciare con artisti che parlino il nostro stesso linguaggio, condividere con loro un bagaglio culturale e di esperienze, in modo da poter penetrare completamente la loro pratica artistica e sviluppare insieme un percorso di crescita. Promuovere un programma artistico rappresenta una responsabilità verso la contemporaneità e verso la memoria culturale futura, per questa ragione è estremamente importante lavorare su progetti, concetti e produzioni che siano il più autentiche possibile. (..) L’idea di costruire un rapporto di crescita condivisa con gli artisti, che porta a lavorare con artisti della propria generazione e conseguentemente l’obiettivo, rivolto al collezionismo, di costruire collezioni con un taglio generazionale, educando i collezionisti a supportare gli artisti della propria epoca”.
MAD (Moda, arte e design), Via Palermo 34/b, uno spazio di 300 mq, ristrutturato dalle proprietarie Tania Mazzoleni e Anna Mastropietro, utilizzato per shooting fotografici, mostre, incontri di lavoro, area showroom e spazi di ricerca, con un’ampia piazza centrale.
Lo Spazio Cerere, nato da un’idea di Flavio Misciatelli e Ottavio Celestino, si trova nello storico quartiere di San Lorenzo, luogo ideale per convegni, mostre, feste private, cene di gala, esposizioni, eventi di moda e shooting fotografici, luogo del passato e contemporaneo: giovedì 21 settembre 2017 alle ore 19.00, verrà inaugurata a cura dell’Istituto Polacco di Roma e della Fondazione Pastificio Cerere, la mostra collettiva, “Un tale che osservo da un po’ di tempo” (il titolo fa riferimento a una poesia dell’autrice polacca Wislawa Szymborska e che allude alla fase di “studio” e osservazione della scena artistica da parte dei curatori coinvolti), con opere di Alicja Bielawska, Cezary Poniatowski, Dominik Ritszel e Jakub Woynarowski, a cura di Simone Ciglia, Alessandra Troncone, Marco Trulli e Saverio Verini.
Fausto Delle Chiaie (Roma, 1944) è un uomo, “un artista en plein air” (come lo definisce Achille Bonito Oliva), le sue sono pillole di arte a cielo aperto, offerte dall’artista romano tra Piazza Augusto Imperatore e l’Ara Pacis a Roma, dove ha creato il suo atelier (tra arte informale e arte povera, semplicità e ricchezza della sua “robaccia”). Inizia la carriera come figurativo, utilizzando la tecnica del collage, cambiando poi ad iniziare dal suo Manifesto Infrazionista (1986) in cui l’infra-azione è un’azione-collocazione-donazione di una o più opere, mostrate a terra da parte dell’artista, nei luoghi dell’arte, (…) è il grido d’allarme artistico del malessere storico; dell’accecamento del semplice e dell’umile. L’Infrazione nasce dalla privazione della realtà visiva d’agire-pensare-fare. (…) È la goccia che trabocca e vuole vivere con l’acqua”. Le sue opere sono state esposte : alla Galleria Sciarra; a Bruxelles; in Irlanda; al Trevi Flash Museum (1995); nel centro sociale Rialto (1998); nell’ Auditorium Santa Cecilia (2008); nella Biennale di Venezia del 2011. Su di lui Electa, ha pubblicato un libro, e ha realizzato un documentario intitolato “Robaccia, rubbish”, la Rai ha trasmesso numerosi programmi, e Paolo Buatti ha presentato un cortometraggio a Cannes nel 2013.
LINK E FOTO:
- https://liveromeguide.wordpress.com/2016/01/30/i-tronchi-scolpiti-di-andrea-gandini/
- https://www.facebook.com/gandinix
- http://www.artribune.com/attualita/2016/08/laura-galletti-clochard-artista-irregolare
- http://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2017/07/nuova-galleria-per-rolando-anselmi-e-carla-chiarchiaro
- http://www.snapitaly.it/le-10-gallerie-darte-visitare-roma/
- http://www.snapitaly.it/street-art-a-roma-un-museo-a-cielo-aperto/
- http://www.ada-project.it
- http://roma-anno-zero.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/05/05/andrea-gandini
- http://www.neapolisroma.it/il-ragazzo-con-lo-scalpello-intervista-ad-andrea-gandini/
- http://www.artribune.com/attualita/2015/05/fausto-delle-chiaie-artista-atelier-roma
- http://www.artribune.com/tribnews/2014/01/mad-zone-mescola-arte-moda-e-design
- http://www.madzone.it
- http://www.pastificiocerere.it/spazio-cerere/