Roma: apre il sito archeologico di via Portuense n. 317 (I-IV sec d. C.).
La Soprintendenza, in collaborazione con l’Associazione InUrbe 3.0, aprirà nei fine settimana – a partire dal 22 aprile – il sito archeologico che si trova in Via Portuense n. 317, sotto un edificio degli anni sessanta.
Nell’area archeologica, scoperta nel 1966 con successivi scavi, che si trova nel sito di un’antica cava di tufo lionato (attiva già in epoca repubblicana, ampliamente sfruttata per ricavare materiale da costruzione) lungo l’antica Via Portuense (del I secolo d.C.: la via metteva in comunicazione Roma con la città di Portus, l’attuale Fiumicino, e i porti di Claudio e Traiano), si potranno ammirare quattrocento metri quadrati di almeno quattro secoli di storia di questa zona di Roma.
Il reperto più antico è la sepoltura – del Neolitico – di un giovane guerriero, datata circa tre millenni avanti Cristo. Si potranno ammirare, inoltre, i resti archeologici che vanno dal I sec. d. C. al IV sec. d. C.: un impianto termale, una stazione di posta, un’area di culto e sepolcri (sarcofago in terracotta, colombari, dipinti, un cippo in travertino, anfore, pavimenti in mosaico).
I ritrovamenti ci raccontano i mestieri degli abitanti della zona (artigiani e commercianti per la maggior parte liberti, fra cui un elevato numero di stranieri, barcaioli, scaricatori di porto, pescivendoli, mugnai – mestieri che traevano il loro sostentamento dalle attività legate al fiume).
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