Oggi non si può andare in giro, per stare, per girare, per conoscere. Appena usciti da questa morsa del virus potremo andare a visitare i bei luoghi della nostra regione.
Vediamo questo progetto: tante idee per potere girare lungo la nostra regione. Con tanti posti vicini, agli ostelli, che valgono la visita, perché si trovano o nei parchi, o sono loro stessi una dimora storica, o possono dare spunto per una camminata sulla Francigena o sul cammino di Francesco.
La Regione Lazio aprirà nove nuovi ostelli e otto spazi di animazione e saranno gli under 35 a gestire questi spazi ora abbandonati. In tutto sono stati stanziati 5,7 milioni di euro. Saranno siti in zone di pregio; oltre a l’ostello di Santa Severa già ristrutturato (è stato un esempio per tutti gli altri) e l’ostello di Gaeta, già attivo, gli ostelli e gli otto spazi nasceranno nei seguenti siti:
Villa Iaccarini a Itri (vicina ai Monti Aurunci); ex-caserma Comune di Bassiano (vicino al fiume Cavata e al Lago di Paola); ex-scuderie di Palazzo Farnese (Capararola, situate sulla via Francigena); casale Podernovo ad Acquapendente (all’interno della Riserva naturale di Monte Rufeno); all’interno del Convento di San Lorenzo (fondato nel 1560); un suggestivo anfiteatro all’aperto accanto all’ostello Colle Mordani (all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini, nel Comune di Trevi nel Lazio); nuovo ostello di Confingni (un paesino semi abbandonato in Provincia di Rieti, a cui dare nuova vita); un ostello a Rivodutri (lungo il cammino di Francesco).
Il Delegato alle Politiche Giovanili Lorenzo Sciarretta:
“Vogliamo sostenere, valorizzare e scommettere sulle energie e sulla capacità di visione dei giovani, dando nuove opportunità anche ai piccoli borghi.”
Queste attività potranno ridare vita ai borghi dimenticati, fare dei programmi con visite culturali, passeggiate naturalistiche, sport, arte e artigianato.
Il primo ostello (unitamente a tutto il comprensorio) è sito nel Castello di Santa Severa. Oggi il castello è un punto di riferimento per le visite e manifestazioni culturali.
Prima del castello vi era Pyrgi, in epoca etrusca, un importante porto di Ceri (Cerveteri). Gli etruschi che alcuni fanno arrivare dall’oriente, molto probabilmente fu una migrazione di culti religiosi, di oggetti, di persone (Demarato di Corinto fu presunto padre del primo re etrusco di Roma Tarquinio Prisco). Cerveteri era una ricca città, che probabilmente fondò Roma, e per quanto riguarda il porto la scelta fu fatta sul porto di Pyrgi che divenne un vero e proprio epineion (porto attrezzato). Una grande opera, larga dieci metri, era la strada Cerveteri-Pyrgi.
Oggi l’antico porto etrusco e il santuario di Pyrgi rivivono attraverso la tecnologia della realtà virtuale. Andando nel castello si potrà rivedere com’era la vita di allora. Ideata dallo studio dell’architetto Carlo Lococo, con la consulenza scientifica di Flavio Enei, attraverso la tecnologia dell’Innovation Lab, sviluppato da LAZIOcrea, accompagnati dalla voce narrante di Mario Tozzi, noto geologo e divulgatore scientifico.
Il Castello, dopo secoli di storia, divenne proprietà dell’ Azienda Sanitaria Locale, in seguito al passaggio dei beni degli ordini ospedalieri a queste ultime, e attualmente della Regione Lazio, che dal 2014 ne ha voluto la riapertura estiva (aprile-ottobre) ai visitatori, per permettere alla collettività di fruire di questo straordinario patrimonio sospeso tra leggenda e realtà.
Il secondo ostello è stato ristrutturato a Gaeta: il borgo medievale, offre ai visitatori piacevoli itinerari alla riscoperta della storia di Gaeta, dalla Cattedrale Santi Erasmo e Marciano (1006 d.c.), alla Santissima Annunziata (1321 d.c.) fino al suggestivo Tempio di San Francesco (1283 d.c.). La Chiesa di San Giovanni a Mare (900-1000 d.c.), il Castello Angioino Aragonese (500 d.c.) e l’incantevole Monte Orlando, e visitare il Mausoleo di Munazio Planco (22 d.c.), e le fortificazioni di epoca borbonica. Particolarmente suggestivo è il Santuario della SS. Trinita (1000 d.c.) sulla Montagna Spaccata.
Il percorso, diventato luogo di devozione, è scandito dalle tappe della Via Crucis.