Aree pedonali, piste ciclabili e una nuova preferenziale per il trasporto pubblico
Al via da lunedì 18 maggio l’intervento di riorganizzazione della viabilità tra viale Castrense, via La Spezia, via Taranto e largo Brindisi, a San Giovanni. Il progetto prevede un nuovo assetto di traffico, l’istituzione di una corsia preferenziale su via La Spezia, interventi di pedonalizzazione e la realizzazione di due piste ciclabili.
I lavori partono da largo Brindisi, dove è previsto un ampliamento della zona pedonale. L’area diventerà anche uno snodo con accesso diretto alla stazione metro San Giovanni e un parcheggio per le biciclette, chiuso e controllato, accessibile ai titolari di Metrebus Card. Le ciclabili previste su via La Spezia e via Taranto convergeranno proprio su largo Brindisi.
Su via La Spezia una nuova preferenziale favorirà la circolazione dei bus, mentre viale Castrense sarà chiuso al traffico nel tratto da via Nola a piazzale Appio.
L’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese: “E’ un grande progetto di rigenerazione urbana grazie al quale daremo respiro a un’area centrale della nostra città: meno traffico e smog per cittadini e residenti, maggiore decoro e anche la possibilità di utilizzare la bici in sicurezza. Ridisegniamo gli spazi, favorendo inoltre il trasporto pubblico”.
Il presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno: “Parte un altro cantiere che realizza la nostra visione di città, non più l’auto al centro ma l’uomo al centro. In un’area oggi fortemente congestionata infatti verranno aumentati gli spazi per pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico, favorendo l’intermodalità e le relazioni sociali”
Roma servizi per la mobilità: «La riorganizzazione di via La Spezia-via Taranto a un altro intervento che interesserà l’ex Filanda di viale Castrense, un’area di grande pregio archeologico e ambientale adiacente il complesso monumentale delle Mura Aureliane tra la Basilica di San Giovanni in Laterano e la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme».
In bici in centro storico tramite una bike lane che percorre il lungotevere, su un lato da Ponte Milvio a Ponte Testaccio, sull’altro da Corso Francia a Ponte Sublicio. E poi su via Nazionale e dentro al sottopasso che la collega con il Tritone. E ancora: dalla Basilica di San Paolo fino alla Piramide passando per la circonvallazione Ostiense.
Sono solo alcuni dei percorsi dei 150 km di piste ciclabili transitorie studiati dal Campidoglio per favorire la mobilità in bicicletta e monopattino durante la fase 2 della prevenzione del contagio da Covid-19.
Tra i percorsi previsti anche un corridoio di 9 km lungo l’intera via Colombo che arriva fino al litorale di Ostia, e poi 16 km a coprire tutto il litorale romano. Altri 6,3 km sono stati progettati per collegare la Metro B Ponte Mammolo con la Stazione Tiburtina e la Stazione Termini. E poi un corridoio di 3,7 km lungo la via Appia e altrettanti da viale Marconi a Porta Portese.
Un progetto ambizioso, se si considera che a Roma sono attualmente presenti circa 250 km di piste ciclabili e finora nei 4 anni di amministrazione Raggi, pur sensibili al tema, ne sono state realizzate alcune nuove per un totale di circa 10 km.
Dopo Milano e Parigi , Londra ha annunciato i suoi piani per trasformare ampie aree della città, convertendo le strade in zone senza auto, mentre il blocco del coronavirus si allenta.
Il sindaco Sadiq Khan ha dichiarato che la città deve essere ripensata e le persone devono essere al centro dell’attenzione. “La più grande sfida alla rete di trasporto pubblico di Londra nella storia dei trasporti per Londra” spera di incoraggiare la camminata e il ciclismo, al fine di garantire le necessarie misure di allontanamento sociale e ridurre il traffico nei sistemi di trasporto pubblico.

ANSA / MATTEO BAZZI
Il ‘Buono mobilità’
Fino a 500 euro (60% della spesa) per l’acquisto di biciclette anche a pedalata assistita, segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale. Consiglio dei ministri:”Per incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale che garantiscano il diritto alla mobilità delle persone nelle aree urbane a fronte delle limitazioni al trasporto pubblico locale operate dagli enti locali per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 si prevede che il ‘Programma sperimentale buono mobilità’ incentivi forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale”.
Sulla stessa scia della cosiddetta “mobilità dolce” si stanno muovendo anche le nostre città metropolitane in primo luogo Bologna, Milano e anche, Roma.
L’ambizioso progetto prevede una realizzazione di “circa 3 chilometri al giorno” e i percorsi “sono stati scelti in base al miglior effetto rete” ha dichiarato l’assessore ai trasporti Pietro Calabrese. Gli itinerari sono in coerenza con quanto previsto dal PUMS Piano urbano della mobilità sostenibile e dal Piano generale del traffico urbano.