Il Lumen, la fotografia e i musei della montagna (Messner Mountain Museum – MMM).
Lumen, Museum of Mountain Photography, è il nuovo museo della fotografia di montagna situato a 2275 metri di altitudine, sul Monte Plan de Corones, nelle Dolomiti dell’Alto Adige con 1800 metri quadrati di spazio espositivo, eventi e cibo. Collaborano con Lumen: TAP , Durst , National Geographic , Red Bull Illume , Alinari , AlpiNN , Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige e Plan de Corones.
Ilaria Bulgarelli per Artribune “Il fil rouge che collega tutti gli eventi, le mostre e i testi presenti nel nostro bookshop è la fotografia della montagna. Un museo che vuole coinvolgere un pubblico di tutte le età anche grazie l’ausilio della realtà virtuale”; Thina Adams, direttrice del museo Lumen:“Quello che secondo me rappresenta meglio LUMEN è lo shutter collocato dove c’era il vecchio ingresso della funivia, una grande vetrata circolare che si apre e si chiude continuamente come un otturatore. Quando è chiuso sullo shutter viene proiettato un film sulla montagna, mentre una volta aperto il visitatore può perdersi nella meravigliosa vista sulle Dolomiti. È l’unione perfetta di tecnologia e natura. Non poteva mancare una sezione che spiega la storia della fotografia dagli albori a oggi, illustrando la tecnica, la chimica e lo studio della luce, esponendo macchine fotografiche d’epoca fino agli ultimi modelli digitali in cui i pixel sono una parte fondamentale, e con l’ausilio di video e schede informative.”
Il museo nasce con il progetto di rigenerazione della ex stazione Kronplatz, dell’architetto Gerhard Mahlknechte, a monte della funivia di Plan de Corones, a 2.265 metri.
Il museo che permette di avere un’esperienza olistica è composta da 1800 mq di spazi espositivi, distribuiti su quattro piani; una sala destinata a conferenze, seminari ed eventi da 200 persone; un bookshop; il ristorante panoramico AlpiNN con il (progetto gastronomico di Nobert Niederkofler (Cook the Mountain).
Le esposizioni spaziano da fotografie storiche a innovazioni digitali, come risultato di un profondo studio interdisciplinare tra alpinismo, turismo, politica e spiritualità.
Una sezione è dedicata a Reinhold Messner con la mostra permanente ”Messner meets Messner”, by Durst, partner del museo insieme a Red Bull Illume coinvolto per il concorso di fotografia sportiva Adventure.
Messner Mountain Museum
Sono dedicati alla montagna i sei musei del circuito Messner Mountain Museum, circuito museale ideato da Reinhold Messner, nel Sudtirolo, che sono posizionati in luoghi fantastici, dai profili frastagliati delle Dolomiti, alla vetta biancheggiante dell’Ortles, permettendo di far conoscere a fondo l’universo della montagna, in ogni sua sfaccettatura:
- MMM Firmiano, nel castello di Castel Firmian, con il tema “Il rapporto tra uomo e montagna”. Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale e i cortili della rocca, offrendo al visitatore una visione d’insieme dell’universo montagna.
- MMM Juval(Castelbello in val Venosta), con il tema “La dimensione religiosa delle montagne”. Castel Juval, con un tetto di vetro a due spioventi, progettato dall’architetto tedesco Robert Danz, ospita il museo che Reinhold Messner ha voluto dedicare al “mito” della montagna.
- MMM Ortles (Solda in val Venosta), con il tema “Alla fine del mondo, mondi di ghiaccio”. Dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell’Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Insieme all’architetto venostano Arnold Gapp, a Solda, Reinhold Messner ha realizzato una struttura museale davvero unica, all’interno di una piccola collina, che sorge accanto all’azienda agricola Yak&Yeti.
- MMMDolomites, Monte Rite (2181 m.), con il tema “Il mondo verticale”. Il Messner Mountain Museum Dolomites, sorge sul Monte Rite (2181 m), nel cuore delle Dolomiti tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo. Con il progetto degli architetti padovani Enzo Silviero e Paolo Faccio, allestito in un forte della Grande Guerra e dedicato all’elemento “roccia”, il museo racconta la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico.
- MMMRipa (val Pusteria – Castello di Brunico), con il tema “I popoli delle montagne”. Circondato da masi contadini, il castello ospita il museo dei popoli di montagna con un progetto dello studio EM2 Architetti Associati degli architetti Kurt Egger, Gerhard Mahlknecht e Heinrich Mutschlechner.
- MMM Corones, a (Plan de Corones – val Pusteria), con il tema “La disciplina principe dell’alpinismo”. Situato al margine del più spettacolare altopiano panoramico dell’Alto Adige, il MMMCorones è dedicato all’alpinismo tradizionale, disciplina che ha plasmato ed è stata plasmata, in maniera decisiva, da Reinhold Messner. Skirama Plan de Corones, in veste di committente, è riuscito ad assicurarsi il progetto, per il museo, dello studio di architettura di Zaha Hadid.
E’ andato a Reinhold Messner, il prestigioso Premio Palladio per il circuito museale Messner Mountain Museum, l’edizione 2016/2017, ha assegnato uno speciale riconoscimento – il Premio Andrea Palladio – ad un committente che si sia distinto per un’attività particolarmente illuminata e continuativa negli ultimi vent’anni in sintonia con uno o più architetti, con una pluralità di opere che siano risultate significative per il progresso culturale, sociale ed economico della comunità per la quale sono state costruite. Il premio è andato al re degli Ottomila per la rete dei suoi musei della Montagna: MMM Juval – Castelbello (BZ), MMM Ortles – Solda all’Ortles (BZ), MMM Firmian – Castel Firmiano (BZ), MMM Dolomites – Cibana di Cadore (BL), MMM Ripa – Brunico (BZ), MMM Corones – Plan de Corones Brunico – Marebbe (BZ).
«Reinhold Messner – si legge nella motivazione – si è generosamente impegnato per trasmettere la propria sensibilità culturale ed estetica, sviluppata in una moltitudine di esperienze e spedizioni e ciò l’ha spinto a promuovere e a diventare egli stesso committente di architetture, pensate come stanze per custodire ricordi e tradizioni. La Montagna rappresenta il filo conduttore nell’ideazione dei Messner Mountain Museum (MMM) e diventa il luogo ideale, eletto per la realizzazione della nuove architetture e allo stesso tempo è il tema centrale delle esposizioni. Le opere realizzate da Messner sono fortemente caratterizzate da un equilibrio tra la preesistenza e il progetto, il nuovo e l’antico, dicotomie che si fondono a costituire nuove unitarietà».
Dal libro intervista di Thomas Huetlin a Reinhold Messner: “La mia vita al limite”
“TH: Oggi come oggi lei è più gratificato dall’idea di “scalare all’interno di un’opera d’arte” piuttosto che su una montagna? RM: Sì, ormai le montagne le affronto solo mentalmente. […]. Ma mentalmente, mi occupo quotidianamente di montagne: montagne nell’arte, i popoli di montagna, la storia dell’alpinismo, le religioni che si sono sviluppate nelle zone montane, questi sono i miei temi odierni. […] La storia dell’alpinismo, così come viene raccontata dagli sportivi da bar, non è solo noiosa e sterile, è anche falsa perché nessuno può verificare che gusto ha l’aldilà, quando l’aldiqua non è accessibile. Il mio desiderio è l’emozione che diventa afferrabile per pochi istanti, fra terra e cielo, quello sguardo, quello sguardo dentro di noi che coglie l’insieme quando veniamo dall’alto, ciò che è sommo e per il quale non riusciamo a trovare le parole.[…]”