Roma, due opere di museografia “contemporanea” di Studio Azzurro, tra arte e racconto della sofferenza.
Paolo Rosa, l’artista scomparso nel 2013, ha definito il suo Studio Azzurro, collettivo nato nel 1982, dedito alla videoarte, alle videoambientazioni interattive e con collegamenti con tutte le arti: una “bottega d’arte contemporanea” che “non ha regole stabilite”.
I percorsi espositivi di Studio Azzurro, permanenti, attualmente a Roma sono: il Museo Laboratorio della Mente, ASL Roma 1 nell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma e “In principio (e poi)” nella Sala Studio Azzurro dei Musei Vaticani.
Il Museo Laboratorio della Mente, ASL Roma 1 è stato aperto al pubblico nel 2000, nel padiglione sei dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma, del quale racconta la storia. Il Museo Laboratorio della Mente, ASL Roma 1, preceduto dall’allestimento di una mostra: “La linea d’ombra”, realizzata nel 1995, ha ricevuto il Marchio di Qualità dalla regione Lazio e il Premio Icom Italia nel 2010.
Il percorso espositivo di Studio Azzurro, permette a ognuno di realizzare un viaggio personale di conoscenza della storia dell’ospedale psichiatrico.
La prima sezione del Museo Laboratorio della Mente, ASL Roma 1, “Entrare Fuori, Uscire Dentro”, mette il visitatore in diretto rapporto con le storie degli ospiti, raccontata con delicatezza e crudezza, attraverso immagini su “teli bianchi” e su tavoli vecchi.
La sezione “Modi del sentire” fa interagire il visitatore con tre installazioni interattive, tra cui uno specchio, che lo fotografa assegnandogli un numero.
Nella sezione “Ritratti trenta ritratti”, realizzati dallo psichiatra Romolo Righetti, descrivono una umanità vera, non più un numero catalogabile.
La sezione “Dimore del corpo” coinvolge il visitatore all’interno della memoria dello stato degli internati, attraverso un tavolino e un dondolo.
“Inventori di mondi” è la sezione dedicata all’arte (l’art Brut), creata da persone che vivevano negli ospedali, tra cui Gianfranco Baieri e Oreste Fernando Nannetti, di cui si raccontano le storie attraverso le opere e un interessante filmato.
Il museo laboratorio prosegue con la rievocazione di spazi reali e la fabbrica del cambiamento, quando la realtà del manicomio cominciò a cambiare.
Nel 2012, Studio azzurro ha presentato nella Biblioteca Cencelli il percorso espositivo “Da vicino nessuno è normale”, che sarà esposto in forma permanente nel secondo piano del Museo Laboratorio della Mente, ASL Roma 1, attraverso “una riflessione socio-antropologica sulle patologie del “male di vivere che si trasforma con la società”.
La ASL Roma 1 organizza la mostra CULTURAL DISLOCATIONS AND HYBRIDITY ospitata negli spazi del Museo Laboratorio della Mente progettati da Studio Azzurro dal 10 novembre al 7 dicembre.
“In principio (e poi) ” della Sala Studio Azzurro, realizzata per il padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia del 2013, è ispirata dalle riflessioni del Cardinale Ravasi sulla Creazione, come descritta nei primi capitoli della Genesi.
Di seguito il commento di Leonardo Sangiorgi, uno dei fondatori di Studio Azzurro, all’opera “In principio (e poi)”:
Leggendo le parole del Cardinale Ravasi, abbiamo trovato una perfetta aderenza con le parole con cui noi raccontavamo il compito del nostro lavoro. L’artista non è più quella figura solitaria, in cima alla montagna. L’artista è una persona che sta nella piazza del mercato e che ha bisogno di persone attorno a lui che lo aiutino nella sua ricerca e nella sua visione. E questo è lo spirito con cui noi affrontiamo il nostro lavoro.
La “genesi” è descritta con tre verbi: parlare vedere e toccare. Prima fase, la parola, con i carcerati che raccontano la loro “Genesi”, anche se, e forse proprio perché, imprigionata nel loro microcosmo. Seconda fase leggere il gesto, con la vista, per conoscere il racconto della Creazione dai sordomuti. Terza fase il toccare interattivo, dei visitatori, per conoscere la Genesi del noi e di tutti.
Il commento del direttore al percorso espositivo, di Studio Azzurro, dei Musei Vaticani Antonio Paolucci:
Quello che gli autori, gli artisti hanno voluto è il coinvolgimento del riguardante, dello spettatore. E’ un tipo di opera nella quale io che guardo sono, in qualche modo, co-creatore insieme all’artista che ha prodotto l’installazione. Io allungo la mano, si accendono gli schermi, partecipo della creazione. E’ un’opera di una straordinaria intensità poetica e di grande efficacia didattica: uno la guarda e capisce tutto!
Altri lavori, temporanei, di Studio Azzurro a Roma:
- LA STANZA DI TRILUSSA. Percorso espositivo. Roma, Museo di Roma in Trastevere, 2002
- ORCHESTRA CELESTE. 100/101. I primi cento anni dell’orchestra di Santa Cecilia. Percorso espositivo. Roma, Auditorium Parco della Musica, 2008
- GESTI RITROVATI. Percorso espositivo. Roma, Castel Sant’Angelo, stanze Farnesiane, 2008
- A ORIENTE. Città, uomini e Dei sulle Vie della Seta. Percorso espositivo. Roma, Terme di Diocleziano, Vie della Seta, Biennale Internazionale di Cultura, 2011.
LINK E FOTO:
- http://www.museodiromaintrastevere.it
- http://it.radiovaticana.va/news/2016/09/29/la_videoarte_entra_in_vaticano
- http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/02/15/news/il_museo-12504562/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Studio_Azzurro
- http://www.museodellamente.it/allegati/Tesi_Luciani_Chiara.pdf
- http://www.museodellamente.it/it/area-museo.html
- http://www.artribune.com/tribnews/2013/08/e-morto-in-grecia-paolo-rosa
- https://it.wikipedia.org/wiki/Art_Brut
- http://www.studioazzurro.com