Fondazione Inarcassa
Il Dipartimento di Internazionalizzazione della Fondazione Inarcassa, ha istituito un servizio per aiutare i professionisti e le aziende, che vorranno sviluppare la propria attività negli Emirati Arabi. Continuamente racconterà le iniziative, le novità, le architetture che si realizzeranno negli Emirati Arabi, e in particolare a Dubai e ad Abu Dhabi.
Il Dipartimento grazie, anche, ad una interlocuzione avviata con il MAECI (Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale) e alle 78 Camere di Commercio italiane all’estero, fornirà, ai professionisti, diversi strumenti volti a sostenere la partecipazione a gare d’appalto internazionali, creando una rete di addetti ai lavori, in Italia, interessati ad operare da e verso l’estero.
“A Dubai si contano 400 progetti di energia verde per un controvalore di 64 miliardi di dollari”– spiega Gianpaolo Bruno, direttore dell’ufficio di Dubai dell’Istituto per il commercio estero. Di questi 160 valgono più di 100 milioni di dollari”.
Hyperloop
Collegherà Abu Dhabi a Dubai, in 12 minuti, Hyperloop, il treno a levitazione magnetica che potrà viaggiare fino a 800 chilometri orari.
Esposizione Universale 2020 (Dubai)
Saranno conclusi entro il 2019 (si auspica nel rispetto dei diritti dei lavoratori) i cantieri dell’Esposizione Universale 2020, con un anno di anticipo, in modo di avere dodici mesi di tempo per le finiture. Il sito costerà 8 miliardi di euro e dopo l’Expo sarà trasformato in università e centro di ricerca. Una metropolitana sotterranea collegherà i padiglioni. All’Esposizione sono previsti 25 milioni di visitatori, dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021.
Entro la fine dell’anno, saranno assegnati 47 contratti per la costruzione di Expo con il valore complessivo di 3 miliardi di dollari. Il primo appalto assegnato è stato per la rete di infrastrutture sotterranee (tubature dell’acqua, fibra ottica, elettricità), vinto dalla joint venture tra gli egiziani di Orascom e i belgi di Besix, per 544 milioni di dollari.
Inoltre sarà costruito l’aeroporto Al Maktoum di Dubai, che sorgerà a fianco del sito di Expo, con il costo di 32 miliardi di dollari, con cinque piste da 4,5 chilometri, con 120 milioni di passeggeri previsti, in una prima fase, che potranno arrivare fino a 240 milioni di passeggeri.
E’ già iniziata la costruzione del nuovo grattacielo più alto del mondo, di Santiago Calatrava. Il Fondo monetario internazionale stima un aumento del Pil degli Emirati nell’ordine del 2%-3%, grazie all’Esposizione Universale 2020.
The Sustainable City (Dubai)
A Dubai è nata la prima città Net Zero Energy, di 270.000 metri quadrati, è costituita da 500 ville e una fattoria urbana, basata su tre strategie principali: sociale, ambientale ed economica.
La strategia ambientale è stata sviluppata attraverso: vicoli stretti all’interno dei gruppi residenziali creando ombra e incanalano il vento; percorsi pedo-ciclabili in ombra; ville orientate a nord, per limitare l’esposizione alla luce diretta del sole, dipinte con vernice UV riflettente e con pareti e vetrate altamente isolanti; terrazze sul tetto, ombreggiate da pannelli solari non invadenti (ogni casa produce tra i 25 e i 30 KW di energia all’ora); riciclaggio delle acque grigie e riutilizzo degli effluenti di acque reflue, trattate nell’irrigazione del paesaggio (…).
La strategia sociale è stata ottenuta attraverso l’offerta di servizi e programmi di sensibilizzazione della comunità. Ogni abitante avrà a disposizione un piccolo orto all’interno e all’esterno delle undici bio-cupole a temperatura controllata. La strategia economica è stata raggiunta sfruttando le efficienze operative oltre alla fornitura di elettricità gratuita alla città, ottenuta dai pannelli dei parcheggi e trasferendo ciò che viene risparmiato ai residenti.
“Concrete”, di Rem Koolhaas (Dubai)
A Dubai si sta realizzando la rigenerazione del quartiere industriale di Al Quoz, attraverso l’apertura di nuove gallerie d’arte contemporanea tra cui recentemente Concrete di Rem Koolhaas (OMA): il nuovo spazio multidisciplinare sito nella Alserkal Avenue di Dubai.
A Dubai, nelle giornate dell’Art week at Alserkal Avenue, è stata inaugurata “Syria: Into the Light”, la prima mostra ospitata nella nuova “casa delle arti” progettata da OMA. L’open space di 1.250 metri quadrati avrà pannellature interne, alte otto metri e in grado di ruotare e scorrere, assicurando configurazioni distinte sulla base degli eventi ospitati, coadiuvati anche dall’apertura dei lucernari che gestiranno la luce naturale, fino a consentire l’ingresso solo a sottili lame di luce.
Ha dichiarato Rem Koolhaas: “Con questo progetto, abbiamo voluto mantenere l’interno il più possibile neutrale e flessibile, mentre abbiamo trasformato l’esterno, rispetto all’esistente, in modo tale che sia possibile distinguerlo dagli edifici circostanti“.
MASDAR CITY (Abu Dhabi)
A sei chilometri dal centro di Abu Dhabi sorge Masdar City, la prima città del pianeta a emissioni zero, costata già 18 miliardi di dollari e non ancora terminata, è stata progettata dallo studio di architettura inglese Foster + Partners. La città sarà totalmente green, senza rifiuti, senza auto e conterà esclusivamente sull’energia solare.
SAADIYAT ISLAND (Abu Dhabi)
Saadiyat Island, in arabo “isola della felicità”, un’ oasi di terra artificiale, è collocata in mezzo al mare, a cinquecento metri dalla costa. A Saadiyat Island vicinissima al cuore della capitale, si trova il nuovo Louvre di Jean Nouvel, con la cupola di 180 metri di diametro, dalla quale filtrano i raggi solari. La costruzione è di 24.000 metri quadrati (tra spazi interni ed esterni), di cui 8.000 dedicati alle esposizioni permanenti e temporanee. Nel complesso museale è presente: il Children’s Museum dedicato ai piccoli; un ristorante; un caffè e un museum shop.
“L’edificio è coperto da una grane cupola – commenta Nouvel – una forma comune a tutte le civiltà. Si tratta di una copertura traslucida che consente la penetrazione di una magica luce diffusa… l’acqua riveste un ruolo fondamentale, sia nel riflettere ogni porzione dell’edificio diventandone quasi l’anima, sia nel creare, con un piccolo aiuto da parte del vento, un confortevole micro-clima”. Saadiyat Island ospiterà i progetti, da realizzare, di cinque importanti architetti, vincitori del Pritzker Architecture Prize.
Qui sorgeranno, con tempi ad oggi incerti, con il tentativo di far diventare Saadiyat Island la capitale culturale della nazione:
- Zayed National Museum di Foster + Partners, che tratterà la storia degli Emirati Arabi Uniti e la loro trasformazione sociale ed economica. È dedicato allo Sceicco Zayed Bin Sultan Al Nahyan, padre fondatore della patria
- Guggenheim Abu Dhabi di Frank Gehry, dedicato all’arte moderna e contemporanea
- The Performing Arts Center di Zaha Hadid, uno spazio polifunzionale per performance teatrali, spettacoli di danza e concerti
- Maritime Museum di Tadao Ando, che celebrerà la storia marinara di Abu Dhabi e del resto degli Emirati
Inoltre è previsto il Saadiyat Beach Golf Club, un lussuoso golf club sul mare, disegnato da Gary Player.
Link e Foto:
- http://fondazionearching.it/-/destinazione-emirati-arabi-uniti
- http://www.artribune.com/progettazione/architettura/2017/03/il-primo-edificio-di-koolhaas-negli-eau/
- http://www.artribune.com/dal-mondo/2018/02/reportage-abu-dhabi
- http://concrete.ae/
- http://oma.eu/
- http://alserkalavenue.ae/
- http://www.louvreabudhabi.ae
- http://www.abudhabiart.ae
- http://www.archiportale.com/news/2007/03/architettura/quattro-architetti-di-fama-mondiale-per-abu-dhabi
- https://travelourplanet.com/destinations/middle-east-and-central-asia/abu-dhabi-i-musei-di-saadiyat-island
- http://www.artribune.com/dal-mondo/2017/07/abu-dhabi-museo
- http://fondazionearching.it/-/internazionalizzazione-perche-no
- https://www.wired.it/economia/business/2017/02/01/expo-dubai-2020