Primavalle è una delle dodici borgate ufficiali edificate durante il periodo fascista per accogliere la popolazione allontanata dal centro storico a seguito dell’attuazione del PRG del 1931, per la realizzazione delle grandi arterie stradali del centro storico.
Gli abitanti di Primavalle provenivano dalle zone dove vennero realizzate via della Conciliazione e via dei Fori Imperiali. L’edificazione del nuovo insediamento fu iniziata a partire dal 1936 dall’allora IFCP. La borgata venne inaugurata nel 1939 e si sviluppava lungo l’asse viario centrale di via di Primavalle (oggi via Federico Borromeo).
La borgata viene completata negli anni cinquanta. Il nucleo originario del quartiere andrà sempre più ad assumere un ruolo di centralità nei confronti delle aree limitrofe, in parte caratterizzate da uno sviluppo edilizio abusivo, soprattutto nella parte nord del quartiere. Tra la fine degli anni settanta e la prima metà degli anni ottanta si assiste ad uno dei primi interventi di riqualificazione che determineranno l’attuale assetto del quartiere.

“Da venticinque anni inseguiamo l’obiettivo di riqualificare il quartiere, quello su cui abbiamo lavorato per tanto tempo sta per diventare realtà” – ha detto Renato Rizzo di Unione Inquilini. “Siamo felici che poi, nell’ambito dei trasferimenti, le famiglie rimarranno tutte a Primavalle: non assisteremo a trasferimenti in quartieri lontani come spesso accade”.
“Quando sono arrivata qui ero una ragazza, ora sono un’anziana signora ma dopo trent’anni non ci credevo più”. E’ palpabile l’emozione a Primavalle dove la prima famiglia di via Pietro Gasparri sta per essere trasferita altrove per consentire l’avvio del progetto di demolizione e ricostruzione delle palazzine Ater dei civici 33-45.
Undici in tutto i nuclei familiari da trasferire, rimarranno tutti in zona Primavalle “dove – ha tenuto a sottolineare il direttore generale di Ater Roma, Andrea Napoletano – si svolge la vita sociale di ognuno: dai più anziani a due passi dal centro loro dedicato ai minori che vanno a scuola”.
“La stima per completare la realizzazione è tra i 9 e i 12 mesi” – ha detto l’architetto che segue il progetto. Atteso per la fine del 2021 dunque il nuovo volto di via Gasparri. “I tempi sono stretti, non parliamo di periodi biblici” – ha rassicurato Napoletano sulla rinascita del complesso. La demolizione delle palazzine di via Pietro Gasparri inizierà a febbraio, poi bisognerà avviare la ricostruzione.
“I lavori – annuncia il direttore generale di Ater Roma – inizieranno tra fine novembre e inizio dicembre”.
“Erano 30 anni che nel Lazio non si pianificava un pacchetto di interventi così sostanzioso. Abbiamo invertito la rotta” – ha aggiunto Valeriani.

A Primavalle inizia il Piano di Rigenerazione Urbana delle case dell’Ater; sono circa 710 alloggi che andranno buttati giù e ricostruiti. Le famigli saranno spostate negli alloggi che man mano verranno recuperati. Il tutto sarà costruito ad alta efficienza energetica.
Appartamenti vessati da infiltrazioni, muffa, distacchi di intonaco, problemi sui tratti fognari e sui camminamenti esterni quasi del tutto dissestati. Edifici in completa decadenza che, grazie ad un intervento da oltre 2milioni e 700mila euro saranno rigenerati. Da via Bembo a via Gasparri: la rinascita di Primavalle.
Negli anni a Primavalle vennero anche girati molti film, che ne hanno arricchito la storia, come “Europa ’51” di Rossellini con Ingrid Bergman ma anche molti film che nel secondo dopo guerra hanno raccontato del disagio sociale delle periferie romane.
Dal 2015 la borgata, su iniziativa di movimenti culturali locali ed in accordo con ATER, è stata fatta oggetto di numerosi interventi di street art che hanno portato nel quartiere artisti di provenienza internazionale ed hanno trasformato le pareti esterne delle case popolari in una vera e propria galleria a cielo aperto. Queste opere d’arte pubblica diffuse nel quartiere hanno messo Primavalle sulla mappa dei percorsi turistici della città, dove si possono oggi apprezzare opere di grande importanza, in molti casi sviluppate in collaborazione con gli abitanti del quartiere.