L’architettura per il progetto di rigenerazione del borgo di Vaccarizzo (Calabria), adottato dal MIT di Boston.
Le architette Federica Benatti e Michela Rossi, con l’imprenditore Renzo Provedel, del team di Brit, hanno presentato il progetto di rilancio del borgo Vaccarizzo , frazione di Montalto Uffugo, con 500 abitanti (Calabria),“adottato” dal Mit di Boston.
Brit è una start up innovativa impegnata nella rigenerazione di borghi e dimore storiche a rischio di abbandono.
Il Mit, Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, ha scelto la proposta di ripopolamento delle aree marginali, presentata da Brit, per Vaccarizzo.
Il progetto sarà un prototipo di rigenerazione sociale, attraverso la pratica della progettazione partecipata e il coinvolgimento della comunità nelle soluzioni dei problemi, nell’ambito del primo Societal Transformation Lab del Presencing Institute (35 paesi del mondo, 300 team e altrettante idee di trasformazione sociale). Nel borgo è nata l’associazione “I live in Vaccarizzo”, con il suo sito facebook.
Vaccarizzo è stato scelto in una rosa di dieci luoghi per un progetto di rigenerazione, per la sua valenza storica, le sue risorse attrattive, la disponibilità della sua comunità locale.
Il borgo, ha spiegato Roberta Caruso, imprenditrice fondatrice a Montalto Uffugo del coliving Home for Creativity, coinvolta da Brit, “custodisce tradizioni e antichi mestieri. La bachicoltura e la lavorazione della seta, l’intaglio del legno, i prodotti tipici dell’agroalimentare, declinati in chiave contemporanea, costituiscono risorse su cui progettare un nuovo modello sociale ed economico, capace di ripopolare le case e rilanciare le attività”.
Il Telaio
“Quando accordi la tua voce di sirena al suono delle fila e di cannelli sembri una bella maga che incatena gli amanti con un fil de suoi capelli. Tra quelle fila ahimè, l’anima mia Al par della tua spola, or viene, or va, e vi rimane presa nell’armonia. di quel dolce tricche, tricche, tra…”
Vincenzo Padula
L’arte della tessitura in Calabria ha origini antichissime.(…)
La produzione della seta dalla Cina si diffuse lentamente anche verso l’occidente, arrivando in Italia, in Calabria e nelle regione meridionali intorno al X secolo forse per merito degli arabi o dei greci di Bisanzio. (…)
Nel 1790, a Villa S. Giovanni sorse la prima filanda ad aspro lungo, e più tardi ne sorsero altre otto nel tratto tra Reggio e Villa. Nel 1863 si contavano 120 filande distribuite lungo la fascia Villa S. Giovanni- Roccella Ionica. (…)A Cosenza la seta si propagò nella valle del Crati, dove la coltivazione del baco da seta costituiva il principale sostentamento della povera gente. Centri importanti di lavorazione furono: Montalto, Bisognano, Altomonte, Castrovillari e Longobucco. (…)
La decadenza dell’arte della seta in Calabria fu determinata soprattutto dal monopolio vessatorio che il governo aveva cominciato ad esercitare su di essa che impedì ogni progresso, e mentre al Nord Italia la seta veniva sempre più valorizzata, al Sud invece rimase allo stato primitivo e con metodi antiquati di lavorazione, per cui le sete calabresi perdettero ogni pregio. (…)
BRIT, l’archicoach per Business Regeneration Ideation e Training, la cui pagina ufficiale è www.mundobrit.com, nasce per:
- “individuare idee e strategie dal mondo che potremmo applicare in Italia per sviluppare un’economia basata sulla valorizzazione del patrimonio storico privato. Gli esempi che ci piacerebbe raccogliere riguardano: – storie di famiglie che hanno saputo mantenere l’unità familiare e patrimoniale in successioni complesse, – modelli di business innovativi che hanno permesso uno sviluppo veloce del territorio su cui hanno agito, – progetti di ri-uso e di restauro che hanno portato ad una rigenerazione non solo fisica ma anche sociale ed economica del contesto in cui sono stati realizzati”;
- “l’integrazione di competenze ed esperienze di architetti, imprenditori e coach, focalizzata sutre temi(la leadership della proprietà immobiliare; la valorizzazione dei beni storici attraverso l’insediamento di business contemporanei; la sostenibilità del recupero di immobili storici)”;
- “sistematizzare un modello di analisi della complessità del processo (chiamato “il fiore della complessità”) basato su 31 fattori (i petali del fiore) da tenere sotto controllo e correlati l’uno all’altro, al fine di ottenere risultati tangibili in tempi certi. Per ogni settore da analizzare BRIT ha integrato, riadattato e creato strumenti di lavoro innovativi, mutuati dal mondo del coaching, della consulenza aziendale e della gestione di processi partecipativi tipici dei change makers(U-lab del MIT di Boston)”.
In Italia si stanno sviluppando altri esempi di rigenerazione attraverso la vendita di case ad un euro:
“il caso più recente è quello di Sambuca. In questo Comune siciliano, infatti, l’interesse per le case in vendita a 1 euro è aumentato sensibilmente dopo che la Cnn e The Guardian hanno fatto dei reportage sul Borgo più bello d’Italia nel 2016. Ora stanno arrivando richieste da tutto il mondo”

Montalto Uffugo è un comune italiano di 20 220 abitanti, in continuo sviluppo industriale e commerciale, della provincia di Cosenza in Calabria, parte integrante dell’area urbana cosentina, sorge probabilmente sull’antica Aufugum.
Giuseppe Maria Alfano, nel suo libro “Istorica Descrizione del Regno di Napoli” pubblicato nel 1798 scrive:
«Città sopra una collina, d’aria buona, Dioc. di Cosenza, 12 miglia distante da detta città. Il suo titolo di Ducato è di Moncada. Fu un tempo chiamata Uffugo, e fu sede Vescovile, ma scemata la popolazione, fu annessa alla Metropolitana di Cosenza. Produce grani, legumi, frutti, vini, olj, gelsi, e miniere di marmo bianco, solfo, piombo e vitriolo. Fa di pop. 4499.»
Montalto, oltre ad essere un Municipio Romano, era anche stazione di una delle più importanti strade pubbliche e militari dell’Impero (secondo alcune fonti una delle prime due strade) .Tito Livio nel passo Ab Urbe Condita la nomina come uno dei centri importanti della terra dei Bruzi, nominando infatti i paesi che, vedendo il rallentamento dei punici si allearono al console Gn. Servillo, scrive: Consentia, Aufugum, Bergae, ecc..(di fatto già all’epoca Aufugum era seconda solo a Consentia). Montalto raggiunse grande importanza sotto gli Aragona i quali vi stabilirono parte del loro potere esecutivo, crearono infatti il titolo Duchi di Montalto, che divenne presto tra i più ambiti d’Europa e tale restò per tutto il periodo che abbraccia il loro regno. Tra i suoi abitanti illustri si possono menzionare:
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