Il GEM sarà il più grande museo monotematico del mondo, posizionato vicino alle piramidi, ospiterà il tesoro di Tutankhamon e aprirà la prima sala entro il 2018.
Il progetto del colossale GEM è dello studio Heneghan Peng Architects, di base in Irlanda, che in team con Buro Happold e Arup, è stato vincitore del concorso del 2002. La data prevista dell’inaugurazione sarebbe stata il 2011, ma tra le varie crisi slitterà, per l’apertura parziale ad ottobre del 2018 (con l’esposizione di circa 5mila oggetti, più il colosso di Ramses), la finale nel 2022. Il museo attirerà quattro milioni di visitatori l’anno, contro gli attuali duemilioni e mezzo dell’attuale museo del Cairo.
Il museo sorgerà su una area 480mila mq. di terreno (una superficie oltre otto volte quella della base della Grande Piramide) distribuita tra: 168.000 metri quadrati di superficie, suddivisi in tre grandi gallerie del museo vero e proprio; il centro conferenze (oltre 130mila mq); un complesso di edifici con funzioni ausiliarie (laboratori di restauro, biblioteca, children museum; un altro museo dedicato ai visitatori diversamente abili, caffè, ristoranti e bookshop -più di 30mila mq.). A cui si devono aggiungere 300mila mq. di aree a verde. Alll’ingresso accoglierà i visitatori l’enorme statua di Ramses II, del peso di oltre 80 tonnellate e 11 metri di altezza.
Architetto Pier Paolo Raffa, consulente del progetto di allestimento del GEM, in un’intervista a Silvia Mazza per Il giornale dell’architettura:
Ma che cos’è esattamente il Grand Egyptian Museum di Giza?
Il GEM è una monumentale porta per viaggiare nel passato dei faraoni. A 25 km dal centro della moderna città del Cairo e ad appena due dalle piramidi della piana della città storica di Giza. (…) Anche la facciata, strutturata sul modello del cosiddetto triangolo di Sierpinski rivestita in pietra traslucida, è concepita per dialogare con i bianchi calcari, lucidi e lisci, che rivestono le piramidi di fronte.
Il Triangolo di Sierpiński è un frattale, così chiamato dal nome di Wacław Sierpiński, che lo descrisse nel 1915. È un esempio base di insieme auto-similare, cioè matematicamente generato da un pattern che si ripete allo stesso modo su scale diverse.
Il museo ospiterà centomila reperti, di cui 5500 riguardano la collezione di Tutankhamon. L’impatto sull’economia dell’Egitto sarà, stimata, di 840 milioni di dollari, tra costruzione del complesso architettonico e operazioni varie annesse, comprese le ricadute sul comparto turistico.
Ricorda Raffa: “Il museo è strutturato su una serie di livelli che vanno da un parvis monumentale esterno ad una zona coperta: due aree che il visitatore attraverserà muovendosi verso una grande scalinata che sale ad un livello, vetrato e panoramico, da dove avrà la vista sulle piramidi, proprio dall’interno del museo. Quest’ampia rampa ospiterà una selezione di sculture monumentali distribuite su tutta la sua lunghezza, mentre su entrambi i lati si svilupperanno due vaste zone espositive, le gallerie vere e proprie. Quella principale ospiterà unicamente la collezione Tutankhamon, presentata attraverso un allestimento museografico avanzatissimo. Un’interessante peculiarità di questo museo sarà che, nelle sue molteplici zone espositive distribuite su circa 93mila mq, si rappresenteranno molte tipologie del museo moderno: il GEM sarà per questo anche un esempio unico di come la museografia contemporanea può proporre la comunicazione culturale, la conservazione, la ricerca e le molte istanze del museo moderno, sempre in sviluppo”.
Heneghan Peng Architects è uno studio di architettura, specializzato nel paesaggio e nel design urbano. Fondato da Shih-Fu Peng e Róisín Heneghan a New York nel 1999, nel 2001 ha aperto un ufficio a Dublino, in Irlanda. Lo studio lavora in modalità multidisciplinare su masterplan, ponti, paesaggi ed edifici urbani su vasta scala.
Tra i loro progetti si ricordano: la National Gallery of Ireland: Historic Building in Dublino (l’edificio è reinventato come museo della città, creando una destinazione per turisti e residenti e connettendosi con la storia e il patrimonio di Lahr); il Museo Palestinese Bir Zeit (riprende il paesaggio della Palestina, attingendo alla sua storia); il Centro visitatori Book of Kells Dublino; il Museo canadese della canoa Ontario (ospita la più grande collezione al mondo di canoe e kayak); il Centro nazionale per le arti contemporanee in Mosca (il National Center for Contemporary Arts è progettato come un museo verticale nel centro di Khodynskoe Pole, un ex campo d’aviazione di Mosca); la Sede EMEA di Airbnb in Dublino (un nuovo spazio di lavoro per 400 persone attorno alla scala che collega i 3 piani); l’Università di Greenwich – Biblioteca ed edificio accademico in Londra (situata nel sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO di Maritime Greenwich, questo edificio ospita la principale biblioteca dell’Università di Greenwich e i dipartimenti per l’architettura); il Museo Tonofenfabrik nella Lahr, in Germania (l’edificio è reinventato come museo della città); (…).
Link e foto:
- https://www.traveler.es/experiencias/articulos/abre-el-museo-arqueologico-mas-grande-del-mundo-gran-museo-egipcio/13023
- http://arte.sky.it/2018/01/grand-egyptian-museum-architettura-contemporanea-per-un-glorioso-passato/
- http://www.hparc.com/news/
- https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/tag/heneghan-peng-architects/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Triangolo_di_Sierpi%C5%84ski
- http://ilgiornaledellarchitettura.com/web/2016/06/29/grand-egyptian-museum-di-giza-opera-faraonica-tempi-biblici/