Giosetta Fioroni (Roma, 1932) esporrà al MMOMA – Moscow Museum of Modern Art (“Roma anni ’60”) dal 6 settembre al 22 ottobre.
La pittrice ha fatto parte del movimento artistico “Scuola di Piazza del Popolo“. Insieme a Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Francesco Lo Savio, Fabio Mauri, Giuseppe Uncini, fa parte dell’ambiente culturale letterario del Gruppo 63 (tra cui Goffredo Parise, suo compagno dal 1963), ed ha partecipato nel 1964 alla Biennale di Venezia.
L’esposizione a Mosca, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura a Mosca e a cura di Piero Mascitti e Marco Meneguzzo, proporrà 50 opere tra tele e carte d’argento che ripercorrono i primi anni di carriera di Giosetta Fioroni.
Giosetta Fioroni, fin dall’inizio affronta soggetti lontani dalla figurazione pop: non icone ma persone, a volte stereotipate, ma sempre “con un loro spessore umano, con un loro carico esistenziale”.
Olga Strada, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Mosca: “L’attualità del lavoro di Giosetta Fioroni è da leggersi nella sua giocosa e raffinata iconicità, nel rielaborare immagini riconoscibili e nel dare vita a una nuova mitologia”.
Importante è il suo rapporto con la letteratura (sintetizzato dalla scelta del testo Morfologia della fiaba di Wladimir Propp) e con la fotografia strettamente legato allo studio dello sguardo.
Nel 1964 l’artista dichiara: «A me interessava una cosa molto semplice, una certa narrazione legata ad una immagine cinematografica, che si ripete. Insisto sul fatto narrativo nel senso che ormai da un anno a questa parte, io ho cercato, ho desiderato di raccontare delle cose».
Intervista di Stefano Castelli a Giosetta Fioroni su Artribune (2015):
“Sono passati molti anni… la Pop Art ha di certo influenzato molti di noi: oltre a me, Angeli, Festa, Schifano, Tacchi, Mambor… È stata un elemento dirompente. La Biennale del 1964 propose sia la Pop americana, così vistosamente legata a oggetti ingigantiti o deformati come quella di Jim Dine, sia l’arte di Rauschenberg e del Nouveau Réalisme, che non era propriamente Pop. Io lavoravo quasi solo con l’argento e fui accostata a Warhol. Ora, a distanza di anni si vede che con lui non avevo molto a che fare. Le sue immagini erano sempre stemmi, immagini totalitarie, descrivevano un simbolo. Le mie erano immagini legate a un sentimento narrativo. Ho lavorato molto non sul femminismo ma sulla femminilità (…) L’arte oggi è una scelta di confusione. C’è di tutto, gli animali in formalina, il quadro, il cartone, la Street Art…(…) No, è tutto lecito. Il quadro su Marilyn Manson, con una pittura così clamorosamente cartellonistica, così decorativo, nasce anche dall’idea che da un lato esiste una “inflazione” formale, ma che tale inflazione apre possibilità di cui usufruire. (…)”
Stanziato dal Mibact attraverso il progetto operativo di Italian Council, un milione di euro, in due bandi separati, per sostenere l’arte italiana nel mondo e per coordinare il lavoro degli Istituti Italiani di Cultura all’Estero.
Intervista di Mariacristina Ferraioli (Artribune) a Federica Galloni (Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane del Mibact e Commissario del Padiglione Italia):
“In quanto l’Italia si distingue nel panorama internazionale per manifestazioni di primario livello come la Biennale di Venezia, (…) o il Premio New York, che è giunto quest’anno alla XIV edizione con un programma di residenza artistica riservato ad artisti italiani emergenti sempre più interessante. Attraverso questi progetti, a cui si è da poco aggiunto l’Italian Council e a cui si aggiungeranno a breve altre iniziative, l’obiettivo è costruire un ecosistema pubblico per valorizzare l’arte contemporanea nel mondo (…)”
LINK E FOTO
- http://www.artslife.com/2017/09/04/la-roma-anni-60-di-giosetta-fioroni-sbarca-a-mosca/
- http://www.artribune.com/attualita/2015/11/intervista-giosetta-fioroni
- http://www.artribune.com/arti-visive/2017/05/450-000-euro-in-arrivo-dal-mibact
- http://www.artslife.com/2016/11/28/giosetta-fioroni-record-top-price-opere-piu-costose/
- http://www.arabeschi.it/giosetta-fioroni-oltre-il-dipingere/