La Cabinedda, una piccola architettura, un piccolo riparo di design, per un grande progetto sociale: “sedersi e guardare, parlare e poi ripartire”.
“Se, per quanto riguarda gli oggetti, il mondo del progetto e della produzione ha saputo proporre soluzioni molto efficace raffinate in grado di aumentare la qualità della vita delle persone, così non è stato fatto per la città, dove lo stacco tra spazi pubblici e privati è molto evidente, nella qualità dei cosi detti arredi urbani, nella forma e nella distribuzione delle case di abitazione, dove fatti, funzioni, servizi si elidono a vicenda. A questo si aggiunge la scarsa consapevolezza del diritto al paesaggio del cittadino. (…) Lo spazio urbano può garantire la dignità dei suoi cittadini solo se è capace di darsi, attraverso l’architettura, spazi di relazione, forme, segni e simboli, capaci di rappresentarli riproponendo quei temi collettivi condivisi e per questo fonte d’identità (…)”.
(Aldo Bottoli, su giuliobertagna.webnode.it)
La Cabinedda, un piccolo riparo, è nata a Dorgali, in Sardegna, a metà strada tra la Barbagia, l’Ogliastra e Baronia, per sostituire una vecchia pensilina di autobus. Fa parte del progetto di ampio intervento di pedonalizzazione della Circonvallazione di Dorgali, piccola tangenziale che consente spostamenti tra i meravigliosi paesaggi sardi.
La Cabinedda è stata progettata dall’architetto Davide Fancello per il Comune di Dorgali, negli anni 2013-2015 ed è stata realizzata dalla Bam Design. Ideata come oggetto, per stare e per incorniciare il paesaggio, è diventata un salotto architettonico sociale, di rilievo mediatico. “Un successo superiore alle aspettative” ha dichiarato lo stesso Davide Fancello. Il successo è arrivato fino alla Biennale di Venezia, all’interno di Arcipelago Italia, di Mario Cucinella, dove è tuttora esposta.
“Uno scenario in grado di comunicare con immediatezza tutti i dati necessari per l’orientamento e per la fruizione (utilizzo) dell’ambiente stesso, è stato definito dallo psicologo James j Gibson, Affordance Ambientale. Affordance è un termine intraducibile introdotto nel 1966 da Gibson per rappresentare l’immediatezza con la quale l’oggetto comunica che cos’è e a cosa serve, quali azioni renda possibili o impossibili. Le affondances ambientali concorrono a determinare l’attaccamento delle persone ai luoghi. Gibson si interessò soprattutto alla percezione (definita percezione diretta) che ha luogo nell’ambiente naturale e per tale ragione il suo approccio venne chiamato ecologico”.
(Architetto Cristina Polli; coll. Architetto Alice Tacchi)
La Cabinedda ha misure essenziali: un semplice parallelepipedo regolare di quattro metri di larghezza x due metri di profondità e due metri di altezza. I suoi materiali, sono importanti, tra la tradizione e il contemporaneo: vetrato sul fondo, l’esterno in corten; l’interno con rivestimento in legno, elegantemente decorato con motivi tipici della tradizione locale. All’interno vi sono quattro sedie comode della collezione Linna disegnate da BAM Design, anch’esse con disegni locali. Il panorama incorniciato sono i suoi quadri, nel susseguirsi delle stagioni: la collina del Carmelo, le sottostanti case del paese e le montagne lontane.
Elisa Scapicchio per Professione Architetto:
Cosa vuol dire incorniciare il paesaggio?
Incorniciare il paesaggio è formalmente un’azione perché guida lo sguardo – mediante accorgimenti – verso una determinata prospettiva al fine di suscitare curiosità, emozioni e attenzione. Entra quindi in gioco la similitudine del “paesaggio come un quadro”, rendere accattivante qualcosa fino a quel momento dato per scontato. Ma incorniciare il paesaggio è anche un’intenzione, ovvero uno stratagemma utilizzato per andare più a fondo e disciplinare lo sguardo all’osservazione attenta di quel determinato paesaggio, con la volontà di far nascere delle domande. La Cabinedda è quindi un luogo dello stare temporaneo legato all’attesa di un autobus, ma per sua conformazione, ottenuta mediante l’eliminazione della parete di fondo, si trasforma anche in una “stanza comune” dove è possibile incontrarsi e “dove gli spettatori diventano protagonisti, consapevoli del loro ruolo attivo nella costruzione storica della comunità e quindi del paesaggio stesso”. Incorniciare il paesaggio vuole essere, dunque, uno stimolo per la presa di coscienza di ciò che ci circonda, un primo passo verso la sua tutela e la valorizzazione.
Profilo dell’ architetto Davide Fancello
Davide Fancello (Nuoro, 1985) si laurea nella Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura dell’Università di Cagliari nel 2010 con una tesi sul recupero urbano dal titolo “Vuoti urbani e cellule edilizie a Dorgali, progetto per il recupero sostenibile del centro storico” progetto vincitore della IV Edizione del Premio del Paesaggio della Regione Sardegna. Dal 2011 svolge la libera professione con base operativa a Dorgali. Con la sua attività porta avanti la cultura del progetto attraverso un linguaggio capace di coniugare l’architettura contemporanea con quella tradizionale legata al contesto in cui si opera. Durante i primi anni di professione focalizza la sua attività sul recupero urbano ed edilizio fermamente convinto che sia necessario rinnovare gli spazi urbani e recuperare il costruito evitando l’inutile consumo di suolo. Si attiva per proporre alcuni progetti per il recupero urbano del centro storico di Dorgali attivando un dialogo fra i cittadini e l’amministrazione.
Pubblicazioni e Premi dell’architetto Davide Fancello:
- 2018 – Incorniciando il Paesaggio: progetto selezionato ed esposto alla: Biennale di Architettura di Venezia 2018 – Curatore Arch. Mario Cuccinella – Arcipelago Italia
- 2018 – primo premio concorso internazionale di progettazione scuole del nuovo millennio – Ristrutturazione e ampliamento della scuola di via Carbonia a Nuoro – capogruppo: Arch. Michael Tribus www.michaeltribus.com – coordinatore gruppo di lavoro: Davide Fancello – gruppo progetto: Ing. Culumbu Francesco , Arch. Filippo Sanna, Arch. Valeria Tupponi, Ing. Luca Demontis, Ing. Francesco Sedda, Ing. Marco Sotgia, Ing. Elia Sedda.
- 2017 – Incorniciando il Paesaggio: progetto selezionato ed esposto al premio internazionale di architettura Dedalo Minosse
- 2017 – Incorniciando il Paesaggio: Progetto Finalista concorso internazionale The Plan Awards
- 2015 – under 35. Incontro con i giovani Architetti sardi a cura di Pierfrancesco Cherchi – VivArchitettura, incontri ed eventi per la scuola di Architettura di Cagliari
- 2011 – progetto vincitore – Concorso d’idee Internazionale per Riqualificazione Isolato 17 Comune di Macomer
- 2011 – progetto secondo classificato – Concorso Internazionale di idee, finalizzato alla definizione dei contenuti architettonici e paesaggistici per la creazione di un polo museale con l’ampliamento del museo civico esistente al fine della musealizzazione di una parte del patrimonio scultoreo della necropoli di Mont’e Prama – Comune di Cabras
- 2010 – progetto vincitore del premio del paesaggio – IV edizione – Concorso indetto dalla Regione Autonoma della Sardegna – Progetto: vuoti urbani e cellule edilizi e a Dorgali, progetti per il recupero sostenibile del centro storico
Foto e link:
- https://www.professionearchitetto.it/news/notizie/25601/La-Cabinedda
- https://www.instagram.com/cabinedda/
- https://www.theplan.it/project_shortlist/925
- http://davidefancello.it/
- https://www.instagram.com/p/BdnBh_6lzZF/?tagged=theplanawards
- http://www.comune.baveno.vb.it/wp-content/uploads/2014/04/Progetto-generale-di-coordinamento.pdf
- http://www.treccani.it/enciclopedia/james-j-gibson