Back to Nature (15 settembre – 13 dicembre 2020), un progetto, a cura di Costantino D’Orazio, che ruota intorno a un ritorno al paesaggio “incontaminato”, immerso in un trionfo della natura. Il tema è diventato attualissimo, in questi tempi di riscaldamento dell’atmosfera, dagli effetti preoccupanti. Le piante con la loro trasparenza dialogheranno con i visitatori e questi con loro, in un insieme, rivisto con il segno contemporaneo, di architetture del parco e le piante che lo abitano.
Back to Nature nasce quasi come un festival, perfomance musicali e opere di street art animeranno la visita alla villa delle persone che la frequenteranno. Sarà un primo esempio di commistione, quasi una simbiosi tra arte e natura; è un esperimento che per la prima volta viene realizzato qui a Roma.
Il Festival è prodotto da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzato da Zètema Progetto Cultura. L’iniziativa fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale.
Ecco chi sono gli artisti, che hanno fatto le installazioni, appositamente progettate o reinventate:
- Andreco
Oltre a ricreare con alcune essenze, scomparse nel susseguirsi dei secoli, la Collezione Botanica del Cardinal Scipione Borghese, Andreco, grazie alla sua formazione scientifica e grazie al suo metronomo personale, riuscirà a creare la “Prospettiva del Teatro”.
2. MARIO MERZ
Dagli anni 70, fino alla sua morte del 2003, Mario Mertz aveva lavorato alla figura dell’igloo, come spazio semplice e accogliente, che riesce a cambiare qualcosa del suo ospite ogni volta che viene cambiata la sua esposizione.
- MIMMO PALADINO
Paladino ha creato un’opera nuova per questa esposizione, ispirandosi alla sculture che già, nel loro contesto, giocavano con la natura e l’acqua.
- BENEDETTO PIETROMARCHI al MUSEO CARLO BILOTTI
L’artista che porta avanti un lavoro che verte su natura e artificio, su biologia e costruzione e in quale contesto vengono percepite dal nostro universo. L’artista ha pensato di prendere tre radici di tre alberi, quali un ulivo, una quercia e un cipresso, innestando sopra fiori di cardo in piombo e setola, modellati dall’artista ridando loro una ”vita”.
- DAVIDE RIVALTA
L’artista dei leoni in bronzo sulla scalinata della Galleria Nazionale, ha voluto esporre a Villa Borghese una bufala: vengono messe in luce alcuna caratteristiche degli animali nascoste dal pensiero antropocentrica delle persone.
- GRAZIA TODERI
Nell’edificio destinato a banchetti e a feste, progettato da Flaminio Ponzio per il Cardinal Scipione Borghese, sarà visibile la proiezione notturna di Red Map, video-installazione composta da cinque ellissi in movimento che disegnano all’interno della loggia una mappa celeste.
- EDOARDO TRESOLDI
Tresoldi dopo aver esposto Coachella Valley Music and Arts Festival in occasione del festival di Villa Borghese, e un’opera alta 11 metri gioca con la trasparenza della rete metallica e con i materiali industriali per trascendere la dimensione spazio-temporale e narrare un dialogo tra l’opera e la natura.
Ma come nascono le opere di Tresoldi? “Inizialmente si parte da un progetto digitale – spiega l’artista -. Le opere vengono realizzate partendo da rotoli, disegnate e sviluppate con cartamodelli. Il materiale utilizzato è invece costituito da rete elettrosaldata zincata…per intenderci le reti delle gabbie per conigli”.
Ma perché imitare forme già esistenti, dalle chiese alle antiche colonne?
“Non mi è mai interessato costruire una forma dal nulla. È la trasparenza a creare una fisicità inedita. L’opera pubblica deve dialogare con il passante casuale”.
- NICO VASCELLARI
Nico Vascellari fa un’opera unendo l’esposizione con il cinema, dove interagiscono uomini e animali con una tensione continua che viene avvolta da una colonna sonora di forte impatto emotivo. Qui l’autore: “La prima emozione che ho provato – confessa l’artista – è stata la paura. Ero completamente assente, e anche rivedere le immagini, dopo aver vissuto questa esperienza, non è stato semplice. Non ho ricordi. Solo rumori”.
- ACCADEMIA ARACNE
Saranno le artiste di Aracne le protagoniste dell’opera, infatti attraverso i loro tessuti a maglia trasformeranno quattro alberi in sculture variopinte.
- WING PROJECT by STUDENTI DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI ROMA
Saranno gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma coordinati da Andrea Mauti che produrranno una copia del “wing project” dove il pubblico si potrà fare selfie riporogettando l’opera all’infinito.
Abbiamo già parlato di Villa Borghese qui, Riapre l’Opera di Roma: a luglio, a Piazza di Siena, poi non si è effettuato perche spostato al Circo Massimo.
Occorre proprio andare a vedere e scoprire in prima persona.