“I work with spaces to evoke feelings. Architecture should emotionally touch the users and be functional at the same time”.
Teresa Sapey
Teresa Sapey (Madame Parking, come è stata chiamata da Norman Foster) incoronata, nel 2007, dalla prestigiosa rivista inglese Wallpaper come una delle 10 designer più importanti del mondo, con studio a Madrid nel 1990, dove arrivò, da Torino, quando cercò di partecipare al concorso prestigioso per l’Hotel Puerta de Europa, e arrivata tardi, offrì il suo progetto per la autorimessa dell’albergo. Dopo tanti lavori in vari campi del design, Teresa Sapey è tornata al parking, con il parking ecologico, coloratissimo, di plaza Cánovas a Valencia.
La sua ispirazione artistica cromatica è l’opera di Eugenio Comencini, artista architetto, vivace e raffinato artista, che ha creato un mondo solo a colori, ironico, poetico e gioioso, intriso di joie de vivre, d’impegno sociale e di rispetto verso il lavoro e i lavoratori.
Il mondo di Teresa Sapey è un mondo di colore e di luce, architettura emozionale, come la descrive lei stessa, anche e soprattutto laddove nessuno se l’aspetterebbe; nelle sue opere, i suoi teatri, i visitatori/clienti si trasformano in protagonisti.
Matrix4design.com: La sua storia professionale parla di un’architettura che mira innanzitutto a trasmettere emozioni. Come si realizzano spazi “emozionanti”? Quali caratteristiche devono avere?
Teresa Sapey: Non è soltanto una questione estetica: il segreto è la perfezione dell’imperfezione. (…) Gli spazi devono raccontare una storia, che va oltre la prima lettura legata al gusto estetico, e per fare ciò serve uno studio attento a monte: il mio obiettivo non è riempire lo spazio bensì plasmarlo.
Matrix4design.com: Sono famosi i suoi lavori legati ai “non luoghi”, spazi urbani di solito trascurati come parcheggi, ponti, passerelle. Qual è secondo lei il segreto per rivitalizzarli e renderli protagonisti?
Teresa Sapey: Il segreto è fare di questi ‘non luoghi’ dei veri luoghi, dando loro un nome e un’identità. Il mio compito è dotarli di un DNA proprio e per farlo non basta decorarli soltanto, bisogna andare oltre la mera funzione. Valorizzare questi spazi è peraltro anche un eccezionale strumento per evitare i fenomeni di vandalismo: per esperienza personale posso dire che quando un ‘non luogo’ diventa un luogo autentico il vandalismo risulta quasi del tutto inesistente, perché le persone hanno rispetto di quel luogo che assume così anche una funzione sociale. La bellezza parla, e parla a tutti, indipendentemente dal livello culturale ed economico: la gente, anche quella meno abbiente, preferisce utilizzare i miei parcheggi anche se trovare posto richiede magari più tempo. Questi luoghi vengono amati dalle persone, ricoprendo un ruolo addirittura educativo.
Matrix4design.com: La sua architettura è fatta di gioco, colore, creatività libera. Come si concilia tutto questo con la sostenibilità? Un progetto può essere ecologico senza perdere bellezza?
Teresa Sapey: Penso che un buon progetto sia sempre, per sua natura, ecologico, altrimenti non sarebbe un buon progetto. Un buon progetto è sempre sostenibile perché vive in armonia con il contesto che lo ospita. Non è una novità di oggi, i progetti di valore in quanto tali sono sempre stati anche ecologici.
Miami
Miami sta puntando molto nell’arte per cambiare la sua prospettiva economica e culturale:
- nel 2002, ha attratto Art Basel
- apertura e rilancio del Perez Art Museum, progettato da Herzog & de Meuron (2013)
- apertura e rilancio del Faena District di OMA (2016)
- Institute of Contemporary Art, del 2017, su progetto degli spagnoli Aranguren + Gallegos Arquitecto
E quest’amnno è stato aperto il Museum Garage a Miami, progettato dallo studio Tim Haahs. Il Museum Garage si trova nel Miami Design District, un quartiere anticamente di magazzini e officine, che dall’inizio degli anni Duemila, si è progressivamente convertito in polo commerciale della moda e dell’arredamento.
Il Museum Garage è il risultato di una follia piena di magia, ottenuta grazie al contributo di cinque diversi creativi, risultato di una successione di frammenti sgargianti che giocano con l’estetica eccessiva di Miami, saltellando tra i pastelli dell’Art Déco dei primi del Novecento, il postmodernismo alla Miami Vice e il gusto tutto statunitense per la car-culture:
- Work AC, studio newyorchese, ha ispessito la facciata, per poter inserire una gamma di piccoli spazi pubblici, che si arrampicano sino alla copertura, dove è inserito un auditorium all’aperto
- MAYER H. und Partner ha immaginato grandi forme globulari, di maglia metallica a colori vividi
- Nicolas Buffe il suo lavoro è risultato un accumulo di figure stampate in 3D, che mescolano estetica dei manga e un omaggio a Barocco e Rococò. Francese
- Lo studio spagnolo Clavel Arquitectos appende 45 scocche di veicoli vagamente vintage, dipinti con oro e argento, che suggeriscono un ingorgo verticale
- K/R (Keenen/Riley), ha disegnato un edificio con le sue consuete finestre e terrazze, la cui pelle rimanda, con ironia, alla segnaletica arancione e bianca, tipica dei lavori stradali
Al tramonto, l’illuminazione magica dello studio Speirs + Major, unifica le cinque facciate, dando l’idea di un miraggio multicolore.
Autorimesse nel mondo, tra design e architettura:
- P+R parking building, Zutphen – Paesi Bassi: il design e i colori richiamano le forme dei magazzini e degli edifici industriali, che anticamente popolavano la zona;
- Parking Garage, Copenaghen – Danimarca, realizzato nel 2015 su progetto dello studio 3XN Architects: ha una facciata ispirata alla natura del vicino parco;
- Autorimessa interrata, Santo Stefano Al Mare – Italia, progettato dallo studio mag.MA architetture, realizzato nel 2009: parcheggio interrato ben integrato nel paesaggio;
- Parking Structure Tyrolean Festival, Mühlgraben – Austria progettato dallo Studio Kleboth Lindinger Dollnig e realizzato nel 2012: perfettamente integrato nel paesaggio;
- 1111 Lincoln Road, Miami, Stati Uniti d’America: con l’1111 Lincoln Road di Herzog & de Meuron: un luogo di aggregazione;
- Michigan Theatre, Detroit, Stati Uniti d’America: ex teatro tra il classicismo e il fatiscente rudere;
- Ballet Valet Parking Garage, Miami, Stati Uniti d’America: rivestito di vegetazione;
- Cordova Parkade, Vancouver, Canada: rigenerazione del centro di Vancouver, incorporando pezzi di vecchi ponti abbandonati;
- Car Park Plaza, Cajnovas, Spagna: di Teresa Sapey Architettura: con uso di colori vivaci, una grafica studiata e sistema di illuminazione per migliorare l’esperienza del garage;
- Eureka Tower Car Park, Melbourne, Australia: parcheggio con una grafica intelligente.
Link e foto:
- https://design.fanpage.it/i-parcheggi-per-auto-piu-cool-del-mondo
- http://www.sanremonews.it/2018/05/31/leggi-notizia/argomenti/altre-notizie/articolo/badalucco-il-progetto-del-parcheggio
- http://www.lastampa.it/2008/12/29/societa/la-signora-dei-parcheggi
- http://www.abitare.it/it/architettura/progetti/2018/08/26/miami-parcheggio-arte/
- http://www.parcheggi.it/news/un-parcheggio-artistico
- http://www.matrix4design.com/it/architettura/l2019emozione-della-creativita-matrix4design-incontra-teresa-sapey
- https://www.edilportale.com/news/2018/07/progettazione/parcheggiare-con-stile
- http://www.gazzettatorino.it/17462-2/
- https://www.archilovers.com/projects/2326/garage-hotel-puerta-america.html
- http://www.teresasapey.com/it/about-us/
- http://www.teresasapey.com/it/videos/