A Vienna, nel quartiere Viertel Zwei, vicino al Prater, al Campus Wu e al Danubio, sarà realizzato il nuovo progetto di Mario Cucinella Architects, consistente in due torri multifunzionali. Lo spazio progettato è un’area di circa 40.000 m², di proprietà della IC Development, delimitata dalla Trabrennstraße a ovest, dalla Vorgartenstraße a nord e dal corso di trotto Krieau a est e a sud. L’area è completamente chiusa al traffico ed è accessibile, principalmente, dalla stazione della metropolitana Krieau, della linea U2 . Il nuovo complesso sarà armoniosamente collegato al campus WU, con aree verdi e percorsi.
Lo studio Mca ha vinto il secondo grado del concorso, dopo una selezione che ha coinvolto una settantina di team, davanti allo studio Fuksas, Ingenhoven Architects, Delugan Meissl Associated Architects con StudioVlayStreeruwitz, 3XN con Gerner° Gerner Plus, Zechner & Zechner Architekten, Henn, Atelier Thomas Pucher e Querkraft Architekten.
Le due torri avranno due impostazioni e altezze diverse, di circa 120 m e di 90 m. Entrambi gli edifici sono in grado di offrire spazi, ideali, per vivere e lavorare con standard qualitativi molto elevati. La torre più bassa, di 90 metri di altezza, prevede uno sviluppo dei piani sovrapposti, in maniera sfalsata come un’estensione in verticale dell’intorno esistente e del grande parco del Prater. La torre terziaria è stata ideata come edificio iconico, alto 120 metri, ospiterà un hotel ed uffici.
Cucinella: “La torre per uffici e hotel è più semplice e pragmatica. È caratterizzata da una geometria organica, la cui verticalità è rafforzata dalla successione di lame frangisole. La torre è a pianta ellittica, una forma pensata per assecondare la direzione dei venti dominanti in modo da non produrre turbolenze che possano compromettere la vivibilità degli spazi a terra. Anche la torre per uffici e hotel è dotata di serre abitabili. Queste vanno a dividere verticalmente un grande cavedio posto a sud, che garantisce la necessaria ventilazione degli interni. Alla base delle due torri una successione di piani orizzontali va a costruire lo spazio pubblico caratterizzato da piazze in quota. Viene a crearsi una sorta di podio su tre piani, che funziona da mediatore tra la verticalità delle torri e l’orizzontalità del parco”.
All’interno la parte basamentale ospiterà: un asilo; una sala fitness; uno spazio commerciale; due spazi separati per l’accesso agli uffci e alle residenze. «L’idea – racconta Cucinella – è quella di una piccola città verticale, una piccola città giardino che dal Prater sale e finisce dentro la torre residenziale».
«Il committente ha unito alla qualità dello spazio pubblico anche la qualità energetica del complesso, quindi ha visto l’operazione in una sua dimensione globale, ed è un ragionamento che non fanno tutti». «Ci siamo trovati davanti ad un interlocutore che considera queste cose come un valore anche dal punto di vista del marketing e della comunicazione», spiega Cucinella. «Un’azienda che va a lavorare lì, ci va perché associa un valore a quell’edificio, perché c’è un’attenzione a questi temi (ai temi della sostenibilità e della qualità della vita, ndr). Si tratta di un valore globale: all’euro speso sono associati anche dei valori di natura ambientale, etica, di comfort». «I nostri committenti austriaci, che rischiano del capitale, fanno un investimento di profitto, ovviamente, ma sposano dei princìpi perché sanno anche che questi poi vengono percepiti dagli utenti. Seguire una certa direzione fa parte dell’etica aziendale che il mercato riconosce attribuendole un valore», riferisce ancora Cucinella. «In Italia ci sono developer anche capaci e che iniziano a comprendere i temi della qualità del costruire e della sostenibilità», afferma Cucinella, ma «tolta forse Milano che è un po’ alla guida del Paese, si fa fatica a vedere dei masterplan che partano da basi simili a quelle del Viertel Zwei. È la solita storia: le ambizioni sono molte, ma a queste non fanno seguito azioni forti, di committenti forti o comunque di committenti decisi nelle loro azioni». «L’Italia è un Paese in cui ci si riempie la bocca di parole, c’è una letteratura infinita sulla rigenerazione urbana, ma poi le operazioni non partono», conclude Cucinella.
Vienna sta diventando città di architetture contemporanee, tra le quali si ricordano: DC Tower Dominique Perrault, l’edificio più alto dell’Austria (altezza complessiva di 250 metri; il nuovo Campus WU della facoltà di Economia e Commercio di Vienna, progettato da architetti di fama internazionale); la Casa di Haas, di fronte allo storico duomo di Santo Stefano; il Museums Quartier di Vienna, MQ (ex palazzo delle scuderie dell’imperatore, oggi una delle aree culturali più grandi del mondo); il Museo Belvedere 21 dell’arte austriaca del XX e XXI secolo; Uniqa Tower, edificio direzionale di 75 metri di altezza sul Canale del Danubio; Techgate Tall, parco della scienza e della tecnologia, nella Donau City.
Link e foto:
- http://modulo.net/it/post/mca-architects-per-il-viertel-zwei-di-vienna
- https://www.mcarchitects.it/project/viertel-zwei
- https://de.wikipedia.org/wiki/Viertel_Zwei
- https://www.wien.info/it/recommendations/Modern-architecture
- https://www.wien.info/it/locations/tech-gate-vienna
- http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/progettazione-e-architettura/2018-03-12/art_cucinella