Ellen Van Loon (1963 – Olanda) ha progettato, a Copenaghen, l’edificio multifunzionale Blox, di 28.000 metri quadrati, sede del DAM (Danish Architecture Center). Ellen van Loon fa parte di Office for Metropolitan Architecture (OMA- Rotterdam) dal 1998, è diventata uno dei sette partner dal 2005. Ha progettato, la recente inaugurazione (maggio 2018) Blox a Copenaghen, su commissione dell’organizzazione filantropica locale Realdania (osptabilità) e del Danish Architecture Center (DAC); il progetto sarà cofinanziato da ulteriori uffici, abitazioni, parcheggi sotterranei, tempo libero e negozi.
Ellen Van Loon:
”Mi piace la complessità. Non come obiettivo principale, ma mi piacciono le interazioni complesse tra parti del programma o determinati elementi in un progetto. È come risolvere un enigma, ma anche creare nuove relazioni “.
Ellen Van Loon ha guidato diversi progetti che hanno vinto premi:
- Danish Architecture Center di Copenhagen (2018);
- Rijnstraat 8 (2017);
- Lab City (2017);
- La sede principale di G-Starad Amsterdam (2014);
- New Court, la sede della Rothschild Bank a Londra (2011);
- Design degli interni e degli interni per il Maggie’s Centre Glasgow (2011);
- Il padiglione Prada Transformer a Seoul (2009);
- Casa da Músicaa Porto (2005), vincitore del premio RIBA 2007 ;
- Ambasciata olandese a Berlino(2003), vincitrice del premio dell’Unione europea Mies van der Rohe nel 2005.
Ellen Van Loon, laureata nei primi anni ’90, alla ricerca di un’esperienza internazionale, andò a Berlino negli anni della ricostruzione, cercando esperienza su grandi edifici, lavorando, tra l’altro, sull’iconico edificio del Reichstag di Foster + Partners. Nel 1998 tornò in Olanda per aderire all’offerta di lavoro all’OMA . La svolta la ebbe con il “progetto emotivo” della Casa da Música a Porto, completata nel 2005. I suoi contributi essenziali sono basati sul design avanzato, unito ad un’esecuzione precisa.
L’ultima sua opera inaugurata è stata il Blox, un complesso edilizio multifunzionale, attraversato da un passaggio urbano per i pedoni e dalla tangenziale. Il Blox è un condensatore urbano di diverse realtà fra le quali aziende e start-up, che si occupano di sviluppo sostenibile.
Ellie Stathak intervista, per Wallpaper, Ellen van Loon, partner di Oma:
“(…) Se si osserva la vita di un edificio, il momento della produzione dei materiali e della costruzione è quello in cui si impiega più energia. Blox ammortizzerà in 10 anni l’energia spesa per la sua costruzione, quindi realizzare un edificio prevedendone una vita di soli 10-20 anni è insensato. In secondo luogo, costruire in città, ovvero in un ambiente già intensamente trasformato, piuttosto che in campagna, permette di contenere il dispendio di energia e costi. (…)”
Il complesso edilizio Blox, spazio urbano, produttivo (una intersezione tra lavoro, tempo libero e una tangenziale), iniziato, come progetto nel 2006, finanziato con fondi pubblici e privati, sarà anche la sede del DAC (Centro di Architettura Danese). All’interno ci saranno spazi interconnessi e multidisciplinari: spazi espositivi, uffici, co-working, caffetterie, una libreria, una palestra, ventidue appartamenti, area giochi e parcheggi sotterranei.
Ellie Stathak intervista, per Wallpaper, Ellen van Loon, partner di Oma:
“(…) I co-working moltiplicano le possibilità per i giovani professionisti: iniziare una propria attività è complesso perché si ha bisogno di molte componenti come amministrazione, produzione e relazioni pubbliche; in questi ambienti è più semplice perché i tuoi vicini possono avere le competenze che ti mancano. Blox è un luogo per i giovani.”
Copenaghen, nel 2008, è stata nominata “la migliore città del mondo per il design” dalla rivista inglese Monocle. E’ del 1960 il Radisson Blu Royal Hotel, il primo design hotel del mondo a Copenaghen progettato da Arne Jacobsen (La stanza 606 mantiene la struttura e il mobilio originali di Arne Jacobsen). Uno dei più innovativi quartieri di Copenaghen è Orestad, che si trova vicino all’aeroporto e sulla direzione del ponte di Oresund per Malmo. Nel quartiere ci sono, unitamente ad altre importanti nuove architetture, alloggi sperimentali, tra cui l’8 House e il Mountain Building, di Bjarke Ingels.
Ellie Stathak intervista, per Wallpaper, Ellen van Loon, partner di Oma:
“(…) Ci sono delle voci critiche che sostengono che il centro dell’architettura danese dovesse essere progettato da architetti danesi, come Bjarke Ingels. Lo prendo come un complimento, siamo visti come forgiatori di una nuova generazione di architetti. Bjarke è uno spin-off di Oma: da studente ha lavorato al progetto della biblioteca di Seattle, quando ho realizzato la Casa da Musica di Porto, e credo che oggi stia facendo un ottimo lavoro. È vero anche che l’edificio è molto olandese perché non ho trovato la necessità di dovermi legare alla tradizione architettonica locale o al modernismo danese. Anzi, in tempi più recenti sono stati proprio gli architetti danesi a guardare all’architettura olandese. (…)”
L’edificio articolato, di sei piani fuori terra più la parte sotterranea, è composto da una serie di cubi o blocchi (Blox) posti uno sull’altro. Il DAC è stato localizzato all’interno del Blox, creando un pianeta con satelliti, permettendo al traffico di funzionare sotto e rendendo, con altri passaggi, l’edificio permeabile.
“Dal centro puoi vedere tutte le funzioni che il centro gestisce quotidianamente, tutto ciò che conta in una città: biciclette, automobili , persone. È come una mini-città in una scatola.”
Ellen Van Loon
Link e Foto:
- http://icondesign.it/places/blox-copenhagen/
- http://www.architectmagazine.com/person/ellen-van-loon
- https://www.inexhibit.com/it/case-studies/rem-koolhaas-oma
- https://www.visitcopenhagen.com/copenhagen/blox-gdk1079718
- http://oma.eu/partners/ellen-van-loon
- https://nl.wikipedia.org/wiki/Ellen_van_Loon
- http://www.architectmagazine.com/person/ellen-van-loon
- https://www.wallpaper.com/architecture/ellen-van-loon-oma
- https://www.visitdenmark.it/it/copenaghen/architettura/architettura-copenaghen
- https://www.visitdenmark.it/it/denmark/blox-gdk1079718