Il Campo Marzio, dedicato a Marte, non era costruito, intorno al 28 a.C., quando Ottaviano Augusto decise di costruire il proprio Mausoleo.
Già in precedenza occupato dai sepolcri di alcuni uomini illustri, lo storico greco Strabone descrisse il monumento come “un grande tumulo presso il fiume su alta base di pietra bianca, coperto sino alla sommità di alberi sempreverdi; sul vertice è il simulacro bronzeo di Augusto e sotto il tumulo sono le sepolture di lui, dei parenti, dietro vi è un grande bosco con mirabili passeggi”.
Il Mausoleo con il suo diametro di 300 piedi romani (circa m 87) è il più grande sepolcro circolare che si conosca. Il monumento si componeva di un corpo cilindrico rivestito in blocchi di travertino, al centro, del quale si apriva a sud una porta preceduta da una breve scalinata. In prossimità dell’ingresso, forse su pilastri, erano collocate le tavole bronzee con incise le Res Gestae, ovvero l’autobiografia dell’imperatore, il cui testo è trascritto sul muro del vicino Museo dell’ Ara Pacis.

Nell’area antistante erano collocati due obelischi di granito, poi riutilizzati uno in piazza dell’Esquilino, alle spalle di S. Maria Maggiore (1587), l’altro nella fontana dei Dioscuri in piazza del Quirinale (1783). Su questa altissima struttura svettava, a 100 piedi romani di altezza (circa 30 metri), la statua di Augusto in bronzo dorato. Augusto fu forse sepolto nell’ambiente ricavato all’interno del nucleo cilindrico centrale.
Ora si sta delineando il restauro del monumento, con lo spazio intorno:
- Intervento sulla copertura (donazione della Fondazione Tim da 6,5 milioni di euro, che si aggiungono ai 4milioni e 275mila euro investiti dal Comune e del ministero ai Beni culturali);
- restauro delle pavimentazioni antiche del I secolo d. C.;
- lato di via Tomacelli aprirà una caffetteria;
- intorno al Mausoleo di Augusto nascerà un nuovo spazio urbano.
È il sito mausoleodiaugusto.it ad aggiudicarsi la 22° edizione degli Annual Webby Awards, il sito Internet vuole raccontare al mondo la storia dell’imperatore Augusto e delle molte trasformazioni che hanno interessato il Mausoleo – il più grande sepolcro circolare al mondo – nel corso dei tempi.

Questa in sintesi la storia del monumento durante gli anni:
- dopo la caduta dell’impero, il sepolcro divenne castello della famiglia Colonna;
- con l’inizio della ricostruzione di Roma in epoca rinascimentale, il Mausoleo di Augusto divenne una cava urbana da cui attingere materiali;
- nella seconda metà del Cinquecento il Mausoleo appariva attorniato da costruzioni e con un giardino all’italiana all’interno;
- in epoca barocca invece vi sorse intorno un quartiere brulicante di vita;
- nel tardo Settecento il marchese Vincenzo Correa gli costruì addossato un palazzo che sembrava quasi fargli da fondale e nel 1780 il complesso divenne il famoso Anfiteatro Correa (piazza e arena per feste e rodei, circo equestre con palchi lignei tutt’attorno, un vero centro della vita cittadina);
- si tentò di coprirlo con un velario che crollò però con un grave incidente nel 1826;
- solo nel 1908 venne inaugurato, sotto la direzione dell’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro Augusteo dotato di copertura di ferro e vetro (una bellissima sala da concerti rinomata anche per la sua acustica, luogo celebrato della Roma post-umbertina, in cui si alternarono sul palco grandi direttori di orchestra tra cui Arturo Toscanini);

- nel 1932 che il piccone demolitore di Mussolini investì il vivace quartiere attorno all’Augusteo con lo scopo di liberare e isolare il Mausoleo;

- l’auditorio riuscì a resistere sino all’ultima rappresentazione, nel 1936.
Per lunghi anni Roma non ebbe un auditorium, pur avendo un progetto, i soldi, e il luogo.
Nel 1995 l’incarico all’architetto Richard Meier per sostituire la teca di cemento e vetro attorno all’Ara Pacis, per realizzare una nuova copertura, un museo e sistemare gli spazi adiacenti.
Il progetto per la sistemazione della piazza fu vinto nel 2006 dall’architetto Cellini, con un team composto anche da storici, in particolare Mario Manieri Elia, e da archeologi.
Il progetto, in sintesi, lo racconta lo stesso Cellini:
«Anzitutto abbiamo previsto la creazione di un’area di raccordo tra il monumento e la sua piazza scendendo alla quota archeologica e utilizzando il dislivello per ospitare una serie di servizi che stimolano le funzioni e gli usi della città e reinnestano il monumento in una rete di relazioni urbane».

La nuova piazza collega in maniera armonica il Museo dell’Ara Pacis sul Lungotevere con il Mausoleo di Augusto attraverso due dolci cordonate che echeggiano un tema ricorrente a Roma, città di colline. «Si tratta del disegno di scale come spazi pubblici», precisa Cellini. Come dire, da Trinità dei Monti al Campidoglio, alla scenografia urbana di quello che era l’antico porto di Ripetta che sorgeva lì accanto. Un secondo aspetto del progetto riguarda la sistemazione della zona settentrionale del Mausoleo che viene risolta con una bella trincea, come un deambulatorio percorribile alla quota archeologica e un manto verde alla quota stradale. Il significato lo precisa ancora Cellini: «Si crea così una superficie astratta in cui il monumento, un poco come nella piazza dei Miracoli di Pisa, si rispecchia e si esalta». «Speriamo che tutto questo non venga in futuro circondato da cancellate di protezione, come spesso succede», si preoccupa Cellini.
Il mausoleo riaprirà alle visite, e gratis, in primavera.

Al termine di un risanamento importante: 13 mila metri quadri di murature da restaurare, 800 da impermeabilizzare, 8 mila metri di ponteggi, per questo gigante da 87 metri di diametro e 45, presunti, di altezza.