MAAT, Lisbona (2016 – Sup. Mq. 7.400);
Architetti: AL_A;
Architetti locali: Aires Mateus & Associados;
Paesaggio: Vladimir Djurovic Landscape Architecture.
Amanda Levete, dopo il progetto del V&A Museum a Londra, ha inaugurato ad Ottobre 2016 il MAAT – Museo de Arte, Arquitectura y Tecnología di Lisbona: “Si va al museo non solo per vederne la collezione. Ma per avvicinarsi a noi stessi, per comprendere la nostra posizione nel mondo. Per passare il tempo con chi ne sa di più su qualcosa che si vuole approfondire … nei musei è possibile vedere sconosciuti intavolare conversazioni sull’arte o sulla cultura in generale. Bisogna quindi creare luoghi in cui le persone possano condividere conoscenza, essere stimolate. E non riguarda solo i musei: penso che si possa sviluppare questo tipo di discorso in qualsiasi progetto (..).
“Nel caso di Lisbona, il tema è il rapporto fra la città e lo spettacolare sito di progetto, un lotto sul fiume Tago, rivolto a sud. Un elemento fondamentale del contesto è la luce che si riflette sull’acqua – molto bella, gialla, intensa. L’altro è la città, da cui il lungofiume è completamente tagliato fuori a causa dei binari ferroviari. Il nostro progetto vuole riconciliare l’affaccio sull’acqua con la città vecchia sulla collina. In due modi: letteralmente, con un ponte che scavalca la ferrovia; metaforicamente, collegandolo a due spazi pubblici, una piazza esistente e uno spazio urbano sul tetto del museo, un luogo d’incontro sulla sommità dell’edificio, ma a sé stante. Da lì si può godere di una vista favolosa verso il Tago o – ancor più importante – spalle al fiume, assistere a un evento cui la città fa da sfondo, come una romantica vista notturna di una città illuminata in un film. In questo modo è possibile cogliere la relazione fra la città e il lungofiume, la loro vicinanza.”
(Estratto dell’intervista di Matteo Costanzo per Artribune)
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