Biennale di Venezia 2019: nasce il Giudecca Art District, riunisce di 11 spazi, nuovi e storici
A Venezia è nato un distretto dell’arte, il primo quartiere ufficiale dell’arte, ormai come in molte altre città dove sono stati istituiti: Distretti, Hub, incubatori di startup. Centri che aggregano, nei vari argomenti, spesso con creative contaminazioni, le novità più interessanti, con il pregio di riqualificare sia gli immobili, sia i quartieri dove vengono istituiti.
Il GAD (Giudecca Art District) è uno Distretto dell’arte localizzato nell’isola di Giudecca, aperto tutto l’anno, che comprenderà 11 gallerie e ospiterà oltre 60 artisti, che prenderanno parte a 20 mostre
La prima mostra del GAD sarà il trittico video Body as Home dell’artista polacco Aleksandra Karpowicz con October Collective, (un’esplorazione dell’identità, della migrazione, della scoperta di sé e del significato del concetto di “casa”).
La Giudecca (Giudèca in dialetto veneziano, anticamente Zudèca e Zuèca) è, un insieme di otto isole collegate tra loro, a cui si è aggiunta in tempi recenti Sacca Fisola (1.458 abitanti), un’isola posta all’estremità occidentale ottenuta bonificando parte della Laguna.
Il nome “Giudecca” deriva, come una delle ipotesi, dall’attività dei conciatori di pelle, i quali utilizzavano alcune sostanze vegetali ricavate da sterpami e arbusti (in Istria è frequente il toponimo Zudeca in riferimento ad un luogo dove si conciano le pelli).
A Venezia, prima della scelta fatta, circa un secolo fa, di concentrare lo sviluppo industriale a Porto Marghera, si era deciso di concentrare il polo produttivo alla Giudecca. Tra ‘800 e ‘900, nacquero birrerie, mulini, concerie, corderie, tessiture, fonderie e cantieri navali. Proprio i cantieri, nel tempo specializzatisi nella cantieristica navale minore, hanno avuto vita lunga, seppur negli ultimi decenni travagliata.
Un esempio è la sede dei “Cantieri Navali e Officine Meccaniche di Venezia” (CNOMV), da sempre dedicata alla costruzione delle barche, è situata nell’isola della Giudecca, storico quartiere produttivo della città. Il complesso insiste su un’area di tre ettari e gli edifici coprono una superficie di 14.000 mq. Il Comune, proprietario dell’area dal 1980, ha deciso di recuperare il complesso e a concederlo in concessione al Consorzio Cantieristica Minore Veneziana, che ha provveduto al restauro degli edifici e alla realizzazione di una nuova darsena.
L’intervento ha previsto la riconversione dei volumi per adattarli alle nuove esigenze funzionali. Si sono insediate 14 unità produttive: attività artigiane operanti nell’ambito della cantieristica minore, servizi per il ristoro, agenzie nautiche ed impianti tecnologici.”
Un altro esempio, di rigenerazione dello spazio di un Cantiere chiuso, è stato quello del Cantiere Lucchese (chiuso), con un terreno di circa 4.000 mq. da bonificare e strutture edilizie da restaurare e in gran parte abusive.
L’area, oggi di proprietà del Comune, bonificata grazie a finanziamenti dell’Unione Europea, all’85 per cento, è stata assegnata, dopo un iter travagliato, iniziato nel 2014, al Consorzio Venezia: Sviluppo:Falegnameria Maschio S.N.C., arredamento e allestimento civile e navale (il solo socio che già operava in loco prima della chiusura del Cantiere Lucchese); Ammiana S.R.L., studio di progettazione d’ingegneria, architettura e territorio orientata anche agli scafi e sistemi galleggianti; Alilaguna, servizio pubblico di linea per la mobilità acqua; cantiere Nautico Chia, costruzione e manutenzione motoscafi; Pitteri Impianti S.R.L., costruzione e manutenzione di impianti di bordo.
Tomas Ewald, veneziano di nazionalità tedesca, e Ugo Carmeni veneziano di Conegliano fotografo per allestimenti d’arte contemporanea e collaboratore allo IUAV, coadiuvati dal professore Fabrizio Gay, sono riusciti a far diventare un’area pubblica affidata a privati, un’area ad uso privato aperta al pubblico.
Un cambio di visuale, che ha permesso di rendere l’Ex Lucchese protagonista di diverse contaminazioni, specialmente artistiche, diventando, in nuce per ora, un polo in cui si possano ibridare spazi e funzioni, diventando, forse una vera e propria community hub, una moderna fabbrica urbana capace di creare lavoro, culture, socialità; il tutto senza perdere la sua funzione primaria, che è quella di essere uno luogo dedito alla cantieristica minore.
Come molte città europee nel diciannovesimo secolo, Venezia è stata coinvolta nel processo di adattamento e cambiamento urbano guidato da nuovi bisogni e profondi cambiamenti sociali e industriali. La stratificazione architettonica alla Giudecca è continuato fino ad oggi con interventi di firme, che hanno interagito con l’ambiente urbano circostante, per far fronte alla moderna emergenza della città: Gino Valle, Cino Zucchi, Raffaello Romeo, Aldo Rossi e Alvaro Siza. Il tutto unitamente allo smantellamento di alcuni edifici privati, per creare spazi per nuove attività.
La missione GAD, all’interno del Distretto della Giudecca e di Venezia e non solo, è quella di raccogliere le esperienze professionali del loro team e dei loro partner, dando la possibilità ai loro interlocutori di essere presenti a Venezia, con progetti attentamente selezionati, per garantire l’alta qualità degli eventi inclusi nella loro rete.
Claudia Giraud intervista il Direttore Generale di GAD, Pier Paolo Scelsi
Da quali opportunità e necessità è partita l’intera operazione?
Dopo due anni alla direzione dello spazio One Contemporary Art alla Giudecca, sentivo l’esigenza di ampliare questa esperienza, passare a un secondo step e fare qualcosa di più sul territorio. L’occasione si è presentata l’anno scorso quando ho trovato il supporto e la collaborazione di una curatrice romana, Valentina Gioia Levy, con cui abbiamo iniziato a parlare della possibilità di mettere a sistema i tanti elementi positivi che Giudecca ha da offrire, creando sinergie, facendo rete e dando forza alle singole iniziative già attive sull’isola creando una cassa di risonanza per le singole realtà basate in quest’area di Venezia.
Con quale obiettivo?
L’obiettivo era quello di creare un centro permanente dedicato all’arte che esistesse a prescindere dalla Biennale con una programmazione e delle proposte artistiche e culturali che si sviluppassero durante tutto l’anno. (…)
Come funziona il distretto?
Il distretto funziona essenzialmente su due livelli: da una parte le mostre e i programmi prodotti e curati da noi, dall’altra quelli indipendenti per cui GAD sarà contenitore e cassa di risonanza. Questi ultimi saranno inclusi in tutta la nostra comunicazione, nelle mappe e nel programma distribuito una volta l’anno durante i giorni di apertura della Biennale (Arte e Architettura) e presentato attraverso vari canali, ma la curatela e la produzione sono interamente indipendenti da noi. Idealmente, si vorrebbero organizzare delle aperture coordinate per tutti gli spazi durante tutto l’anno in modo anche da incentivare i visitatori a recarsi sull’isola.(…)
Quali e quanti sono gli spazi coinvolti?
Il numero degli spazi coinvolti varierà a seconda dei periodi dell’anno, con un picco durante i mesi della Biennale Arte, in cui verranno utilizzati con la funzione di project room anche spazi in disuso o generalmente occupati da attività artigianali, falegnamerie, tappezzerie, trasformati temporaneamente in spazi espositivi. Quest’anno saranno circa una decina, incluso lo spazio di One Contemporary che ospiterà una mostra a cura della galleria Studio la Città di Verona.
In base a quali caratteristiche gli spazi vengono ammessi a far parte del circuito?
Nell’isola esistono spazi con cui andremo a collaborare che già per la loro monumentalità e valenza storico-artistica rappresentano un’eredità importante per tutta l’isola come la Chiesa delle Zitelle del Palladio e l’ex Convento dei Santi Cosma e Damiano, ma anche spazi di natura più industriale che hanno già ospitato negli anni diverse mostre tra cui Officine800 e Spazio Silos. (…).
Link e foto
- https://www.artribune.com/
- www.giudecca-art-district.com
- https://www.elledecor.com/
- https://ytali.com/
- https://www.artribune.com/
- http://www.arte.it/
- https://www.eventbrite.com/
- https://www.invenicetoday.com/
- https://zero.eu/it/
- https://www.veneziaunica.it/
- https://rent.campellomarine.it/
- https://www.prestinenza.it/
- http://buromilan.com/